La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistare l'ex centrocampista granata Giuliano Melosi. Ecco il suo tuffo nel passato, condito da aneddoti assolutamente interessanti: "Si giocava la partita in casa con il Monza, c'era un certa depressione sportiva nell'ambiente visto che si veniva da una retrocessione e la classifica non era buona. Fedi due contrasti duri su un avversario e improvvisamente ci fu un boato incredibile all'Arechi. Partì il coro: "Undici Melosi", una scarica d'adrenalina. Sono felice che oggi mi ricordino per il rispetto che ho sempre avuto per la maglia".

Altro aneddoto risale al famoso derby perso in casa col Savoia: "Avevamo pareggiato a Monza, contro una squadra che era reduce da una lunga striscia positiva in casa. Non facemmo una grande prestazione e Aliberti decise di esonerare Cagni richiamando Cadregari. Dissi al mister che io e Tedesco dovevamo tirare il fiato, eravamo in debito d'ossigeno e serviva una domenica di riposo. Diede l'ok, poi schierò una formazione sbilanciata in avanti e io e Giacomo giocammo titolari in un centrocampo a due con sfiancanti compiti in fase difensiva. Fu un disastro. 

Neanche il tempo di metabolizzare la sconfitta e Cagni tornò al suo posto. Risultato? Andammo a fare quattro gol a Marassi contro la Samp, giocandoci poi tutto all'Arechi con l'Atalanta. Un ko di misura che fu fatale, quei tre punti persi col Savoia furono una mazzata per noi. Ma ricordo con gioia il 3-2 in rimonta col Vicenza, la riprendemmo attaccando sotto la curva dopo un primo tempo in cui non ci capimmo nulla. Ci trascinammo a vicenda, la gente capì che rientrammo in campo nella ripresa con una testa diversa. L'addio? Scelta di Zeman".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 11 dicembre 2024 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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