Mentre sul campo Stefano Colantuono prepara la sfida di domenica prossima contro la Juve Stabia convivendo con una cronica situazione d'emergenza dettata dai tanti infortuni muscolari che stanno condizionando il già complesso cammino dei granata, lontano dai riflettori c'è un direttore sportivo che aspetta la chiamata da parte della proprietà per capire quali saranno le strategie di mercato da adottare.

Dopo il botta e risposta pubblico e a distanza con l'amministratore delegato Maurizio Milan, la sensazione è che Petrachi non accetterà di lavorare nelle stesse condizioni della scorsa estate, quando il diktat era "cedine tre e prendine uno".

"Vorrei avere al mio fianco il presidente, senza grossi vincoli e con la possibilità di operare nel migliore dei modi per rinforzare questa squadra" ha dichiarato un mese fa il ds nel giorno della presentazione di Colantuono, ammettendo di esserci "rimasto male perchè non meritavo una critica di quel genere.  Se è vero che il monte ingaggi è alto per la categoria, è altrettanto vero che ho ereditato 4-5 contratti da vecchie gestione che sono molto onerosi e non sono dipesi da me. Ci vuole onestà intellettuale quando si raccontano le cose".

Ad ora non risultano chiarimenti tra le parti, confermata soltanto la versione di Petrachi che ebbe, a suo tempo, una discussione accesa con la proprietà e con un presidente dimissionario assente ormai da 9 mesi all'Arechi e che non parla alla stampa locale da inizio luglio, in un pomeriggio di grandi tensioni e con gli ultras che preparavano striscioni e corteo di protesta chiedendo investimenti importanti o un cambio ai vertici del club.

Sezione: News / Data: Mer 11 dicembre 2024 alle 17:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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