Ancora un'altra estate movimentata per la Salernitana, che sta vivendo giorni di totale incertezza dopo la lunga trattativa con il Fondo Brera Holdings conclusa con un nulla di fatto. La conseguenza è il ribaltone tecnico, con il dietrofront su Andrea Sottil dopo due settimane dal suo annuncio. Il direttore sportivo era impegnato su più tavoli, c'erano tanti giocatori importanti su cui stava discutendo e quasi chiudendo, tra cui Coda e Vandeputte ma lo stop dei dialoghi con il fondo americano hanno cambiato le carte in tavola.

Ridimensionamento quindi e obiettivi cambiati. Se prima l'obiettivo era costruire una squadra che potesse lottare per posizioni di vertice, ora potrebbe essersi abbassata l'asticella. Sarà quindi un campionato in cui dover mantenere innanzitutto la categoria? Solo le prossime scelte ce lo faranno capire visto che la proprietà continua a non parlare alla piazza. Manca quella chiarezza e quel dialogo con la piazza, con la tifoseria e con i media di cui aveva parlato lo stesso Iervolino nel giorno della sua presentazione a Salerno. È l'unica cosa che chiedono i tifosi, dire apertamente cosa è successo, cosa sta succedendo e cosa succederà alla Salernitana.

Illustrare i piani e i progetti, qualsiasi essi siano darebbe più tranquillità a tutto l'ambiente. La piazza d'altronde è abituata anche ad altri obiettivi e campionati, ha fatto tanti anni di Serie C, ha lottato tante volte per la salvezza in B. Non è un dramma, a patto che si spieghi per bene cosa si vuole fare e come farlo. Dopodichè la tifoseria sarà come sempre al proprio posto a fare il proprio dovere, vicina alla squadra. Una squadra che dovrà essere composta innanzitutto da uomini, da persone serie che tengono a cuore le sorti della Bersagliera, che hanno voglia di indossare la maglia granata. Basta mercenari, basta campioni a fine carriera. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 luglio 2024 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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