La Salernitana è retrocessa esattamente un anno fa e, al posto di riprogrammare da subito, ci ha propinato Liverani perdendo 4 mesi tra Brera Holdings, Gabetti Sport e interviste in cui si attaccavano i giornalisti e i tifosi. Ha fatto un ritiro con una ventina di calciatori pronti ad andare via, con un paracadute mai impiegato per il mercato, la favoletta del progetto triennale e l'ambiente che esultava perchè i bilanci erano stati messi a posto dimenticandosi che in campo scendono i calciatori e non le plusvalenze.

Dopo 5 mesi osceni è stato fatto un mercato di gennaio spendendo molto meno di quanto promesso e prospettato per 9 calciatori che erano riserve nelle loro squadre, salendo a Milano per prendere un onesto panchinaro della Juve Stabia. Dopo un anno di silenzio chi prospettava Europa, zona sinistra, centro sportivo, settore giovanile, stadio di proprietà, sinallagma e metaverso torna a parlare sul sito ufficiale evitando il contraddittorio con la stampa e con la piazza, elencando una serie di colpevoli.

A proposito di colpe, alcune dichiarazioni le ricordiamo ancora. La pareggite di Sousa in A, il  "Lovato è il miglior centrale difensivo in Italia" e la certezza, nella stagione 2023-24, di aver "allestito una rosa altamente competitiva, chi dice il contrario commette un grave errore". Domenica, con 18mila persone, famiglie, bambini, gente arrivata da tutte le parti della provincia e una partecipazione emotiva incredibile abbiamo visto per un'ora la Salernitana vagare per il campo senza idee, senza mordente, senza carattere, contro un Frosinone con un piede e mezzo in serie C.

Con cinque difensori e un centrocampista indolente che esce dal campo togliendosi la maglia senza che uno solo dei dirigenti lo multi e lo inviti a tornarsene da dove è venuto. Tornare sulla scena per vedere le partite (cosa assolutamente normale!) senza garantire investimenti milionari (pur secondi per monte ingaggi, va dato atto e merito) e senza prendere decisioni è un palliativo.

Oggi una società che è passata da San Siro (ah, quei romani!) al terzultimo posto in B aveva l'obbligo di mandare questi signori in ritiro, mettere in discussione il ds e prendere un sergente di ferro. Invece silenzio assoluto. D'altronde è bastato un soliloquio dopo un biennio di sofferenze sportive per riesumare il partito del "grande presidente, con lei fino alla morte", gente che ha avallato uno dei momenti più tristi della nostra storia.

Le responsabilità sono chiare, l'ambiente non ha percepito il pericolo etichettando come "vedove" chi doveva "andare a mare" perchè raccontava la verità. Essere a un passo dalla C non vede nessuna componente esente da colpe. E' un disastro che parte da lontano. Domenica è stata scritta un'altra pagina mortificante...testa al Cesena...forza Salernitana, ora più di prima!

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 febbraio 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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