Chi dice non ci sia stato un caso, probabilmente ha visto un'altra partita o non si rende conto della delicatezza della situazione. Ok gettare acqua sul fuoco (in alcuni casi per motivi ampiamente intuibili!), ma nascondere le problematiche sotto il tappeto vuol dire non raccontare in modo corretto quello che sta accadendo in casa Salernitana. Con uno spogliatoio ad alta tensione, non unito come una volta e che pare non creda nel progetto tattico di Breda.

Tornando alla reazione di Renè Adelaide al momento della sostituzione, lo staff tecnico ha assicurato che "il giocatore ha capito ed è stato con noi fino alla fine per seguire la partita. Parleremo con lui alla ripresa per chiarire ogni cosa, ma non ci sono problemi". Ben venga lavare i panni sporchi in famiglia, ovviamente, ma accettare come nulla fosse che un calciatore (che sin qui poco o nulla ha dato alla causa) lasci il campo a testa bassa, senza salutare i compagni e gettando a terra la maglia granata dinanzi a 18mila persone è un autogol che conferma l'atteggiamento con cui il club sta vivendo una stagione che rischia di chiudersi con la seconda retrocessione consecutiva.

Non ci sarà una multa, ma soltanto un richiamo da parte della società e del direttore sportivo Valentini, arrivato ieri al Mary Rosy per assistere alla seconda parte dell'allenamento e convinto anche da Breda a non accendere ulteriormente gli animi con provvedimenti disciplinari ufficiali. Iervolino e Milan hanno preso atto, seguendo il consiglio degli uomini di calcio. La tifoseria, tuttavia, è indignata e pretenderebbe almeno le scuse. Ad ogni modo, e non per questo motivo, Adelaide dovrebbe partire dalla panchina nella gara di Cesena, ancor di più dopo la prova da 4 in pagella con il Frosinone.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 febbraio 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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