La Salernitana fa una fatica incredibile a sbloccare le partite e, anzi, spesso e volentieri è costretta ad inseguire, con conseguente dispendio di energie fisiche e mentali. Lo dicono anche i numeri. Nelle 27 gare disputate in stagione, troppo spesso il team dell’ippocampo si è ritrovato a dover rimontare (8 volte con Martusciello, 4 volte con Colantuono, 5 con Breda).

17 volte in svantaggio, a Pisa addirittura sotto nonostante la superiorità numerica, la Salernitana, che ha conquistato appena 8 punti partendo da situazioni di svantaggio, appare decisamente bloccata, anche dal punto di vista psicologico. Se ad inizio campionato, con Martusciello, il team dell’ippocampo era riuscito a ribaltare il risultato in più di una circostanza, negli ultimi tempi questa operazione non sta più riuscendo. Serve una svolta.  In 27 partite la Salernitana ha conquistato 26 punti, meno di uno di media ad allacciata di scarpe. La naturale conseguenza è che i granata sono in piena zona retrocessione.

Per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica, nelle ultime 11 giornate di campionato bisognerà fare molto di più (almeno 1,5 punti a partita di media). Contro il Frosinone ha trovato il suo primo gol in maglia granata Ghiglione, che è il quindicesimo marcatore stagionale della Salernitana. Il problema è che lì davanti manca un finalizzatore che riesca a timbrare il cartellino con continuità: anche Cerri, che aveva illuso un po’ tutti segnando 3 gol nelle prime due uscite in maglia granata, è rimasto all’asciutto nelle seguenti 5 gare. Verde non timbra il cartellino dal mese di dicembre, Tongya addirittura da settembre (quando ancora giocava esterno nel tridente offensivo di Martusciello).

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 febbraio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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