Sesto appuntamento con la rubrica estiva “Tutto lo stadio!”, grazie a cui oggi conosceremo da vicino lo stadio del Carpi Football Club 1909, il Sandro Cabassi. I lavori per la realizzazione del piccolo impianto di Carpi (MO) iniziarono nel 1926 e si conclusero due anni dopo, nel 1928. Lo stadio venne inizialmente intitolato a Mario Papotti, giovane vittima della Guerra civile spagnola, ma in seguito venne dedicato al partigiano modenese Sandro Cabassi, scomparso nel 1944. La struttura, inizialmente pensata come polisportiva, presentava intorno al campo un velodromo, oggi inutilizzato e parzialmente coperto dalle tribune. L'impianto si presenta a pianta ellittica, con la tribuna centrale (inaugurata nel 1938) e le tribune laterali dotate di copertura. La capienza del Cabassi nel 2000 venne ridotta ad appena 2.685 posti a seguito della chiusura delle due curve per motivi strutturali, ma a fine 2011 iniziarono i lavori di ristrutturazione dei due settori e delle tribune, che portarono la capienza agli odierni 4.144, di cui 689 riservati alla tifoseria ospite, collocata in Curva Est. Gli altri posti sono così divisi: Tribuna d’onore 173 posti, Poltronissime 236 posti, Tribuna stampa 30 posti, Tribuna biancorossa 510 posti, Tribuna azzurra 480 posti, Curva ovest 752 posti, Distinti 1.230 posti e 22 posti riservati ai disabili.

Il campo è in erba naturale e le dimensioni sono di 105,60x66,05 metri. Il Carpi ha utilizzato lo stadio per le sue gare casalinghe fin dalla sua inaugurazione, ma a seguito della promozione in Serie A ha dovuto abbandonare l'impianto cittadino, inadeguato agli standard della massima serie, per trasferirsi all'Alberto Braglia di Modena. Lo scorso 28 giugno la società emiliana ha comunicato ufficialmente che le gare interne della Serie B 2016/2017 saranno disputate nuovamente nello storico stadio Sandro Cabassi, che contestualmente subirà delle opere di adeguamento.

Sezione: News / Data: Sab 16 luglio 2016 alle 16:30
Autore: Valerio Vicinanza
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