Si deve solo cambiare registro, dare una svolta a questo campionato di serie B che si è tremendamente complicato per la Salernitana. Per carità, nulla di compromesso ancora ma quando si vede la squadra del cuore annaspare nella zona bassa della classifica fa male. Si perchè questa eccezionale tifoseria, calda e sempre vicino alla squadra, non può essere ulteriormente mortificata dopo la brutta stagione, l'ultima, in serie A e queste prime quattordici giornate di cadetteria che hanno lanciato già segnali poco incoraggianti. Innanzitutto il cambio di panchina che è sembrato, probabilmente, quasi una forzatura ma si sa bene che quando i risultati non arrivano e il gioco latita allora il primo a pagare è il tecnico, in questo caso un signor allenatore che ha avuto solo il torto di non dare la sterzata giusta ad inizio stagione.

E' il benvenuto a Stefano Colantuono, che lo ha sostituito in panchina, è di prammatica anche se l'umiliante sconfitta di Sassuolo ha in un certo qual modo rifatto suonare il campanello di allarme, la grande rabbia e lo sciopero della tifoseria, contro questa società in pratica assente, ma non certamente contro la squadra. Perché i primi attori sono proprio loro, i calciatori, che devono capire che questa maglia che indossano è talmente importante che daranno loro la forza, speriamo, di riprendersi in breve tempo. Emblematico lo striscione che sarà esposto domenica, in occasione della gara contro la Carrarese, nel settore tribuna azzurra dove solitamente seguono la squadra i tifosi del Salerno club 2010 che fa capo allo storico presidente che è Salvatore Orilia: 'Iervolino noi ci siamo, tu dove sei?'

Si, caro proprietario questo vuole tutta la tifoseria, confermando il loro grande amore per la casacca granata in toto e glielo chiederanno anche gli altri con striscioni che vedremo in curva sud Siberiano e nel settore distinti, con diciture diverse ma sempre con quell'unico obiettivo: faccia qualcosa per la Salernitana, dia quel segnale forte che tutti si aspettano. E i tifosi della Bersagliera sono anche convinti che forse tutto ciò arriverà, visto che il direttore sportivo Gianluca Petrachi che finora ha fatto un lavoro eccellente, e che rinforzerà questa squadra, le ridarà un'identità che fino ad ora non c'è mai stata ma, ripetiamo, non per colpa dei calciatori che pure cercano sempre di raggiungere il massimo in ogni gara, impegnandosi, cercando di uscire dal terreno di gioco sempre con il sorriso sulle labbra. Finora, però, questi calciatori non ci sono mai riusciti come tutti chiedevano. E la classifica si è fatta, come dicevamo all'inizio, tremendamente difficile...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 novembre 2024 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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