Tanto tuonò che piovve. Dopo aver accettato una serie di sessioni di mercato non particolarmente dispendiose -per usare un eufemismo - una retrocessione a suon di record negativi, un disimpegno da parte della proprietà e la lunga trattativa con la Brera Holdings chiusa con una fumata nera e una serie di paletti imposti al ds Petrachi, ecco che la tifoseria scende in campo.

Non tanto per la classifica che comunque desta preoccupazione, ma per l'atteggiamento di una società che ha disatteso quasi tutte le promesse fatte e che appare fisicamente lontana da Salerno. Gennaio si avvicina e c'è la paura che il club non metta a disposizione del direttore sportivo il budget necessario per prendere quei 4-5 calciatori che servono per tirarsi fuori dalla zona rossa e per avvicinarsi al lato sinistro approfittando della distanza minima tra i playout e i playoff e di un campionato obiettivamente livellato verso il basso. Iervolino sarà d'accordo?

La piazza, per capire le reali intenzioni, ha adottato una linea comune. Gli ultras della curva Sud, il Centro di Coordinamento, il gruppo Generazione Donato Vestuti, il Club Mai Sola e il Salerno Club 2010 hanno firmato un comunicato nel quale annunciano le prossime iniziative: con la Carrarese diserzione di 15 minuti, poi striscione contro la società e sostegno incondizionato alla maglia e a quei calciatori ad ora esonerati da ogni responsabilità pur invitati a mantenere un comportamento sempre professionale dentro e fuori il rettangolo di gioco.

Il CCSC, d'accordo con i club della provincia e del Nord, potrebbe esporre altri striscioni critici all'indirizzo del club che, a quanto pare, avrebbe chiesto chiarimenti e delucidazioni sperando in un rasserenamento generale. Ma, per la prima volta forse nella storia, un'iniziativa del genere è stata annunciata in diretta tv da tanti importanti personaggi della tifoseria organizzata. E il dato della prevendita non lascia spazio ad interpretazioni: 1280 biglietti venduti, minimo stagionale quasi certo e tanti abbonati che hanno deciso di restare a casa.

Petrachi è forse l'unico a godere di fiducia incondizionata e la gente si aspetta un gesto forte da parte del ds qualora, a gennaio, paletti e diktat resteranno invariati al nette delle entrate milionarie che hanno contraddistinto un'estate piuttosto ricca per le casse sociali. Intanto Colantuono prova ad isolare il gruppo, chiede aiuto al pubblico e ha approvato l'idea di andare in ritiro pur restando in città.

Con la Carrarese inizierà un ciclo di gare abbordabili e può essere l'occasione per quel filotto che serve per abbandonare la zona retrocessione diretta. Peccato per l'infermeria affollata, visto che restano fermi ai box Maggiore, Tongya, Torregrossa, Njoh e Dalmonte. Per i primi tre qualche timida speranza di farcela, ma senza correre rischi. Recupera Sepe che tornerà tra i pali.

Sezione: News / Data: Gio 28 novembre 2024 alle 17:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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