Illustre Presidente, abbiamo appreso che ha voluto incontrare il dottor Maurizio Milan per capire la situazione in cui si dibatte la Salernitana. Ci fa molto, ma davvero molto piacere! Sapere che trova anche un pizzico del suo tempo da dedicare alla squadra della nostra città, è per tutti noi motivo di conforto in un momento di gravissimo sconforto e di avvilimento. Siamo certi che lei ricorderà benissimo che ha acquistato la Salernitana in serie A, come sicuramente nella sua mente sono ben impresse le promesse solenni e gli impegni assunti con i tifosi e con la intera città. In ogni occasione pubblica ha voluto sottolineare un amore intenso e profondo nei confronti di Salerno. Tutti, ma le dico proprio tutti, hanno creduto alle sue parole, alle promesse, stipulando con lei un vincolo di gratitudine e di natura morale, sentendolo idealmente "Cittadino onorario di Salerno". Ma a distanza di pochi mesi, anche quanti si erano ciecamente affidati a lei, alle sue promesse, hanno dovuto purtroppo ricredersi, delusi risvegliarsi dal sogno. Avevano immaginato la propria squadra del cuore proiettata verso traguardi mai raggiunti e invece l'hanno ritrovata nel purgatorio della B. Infatti le cose sono andate diversamente, molto diversamente! Le ragioni per cui la nostra squadra, la nostra amata Salernitana, è uscita dal circuito del grande calcio sono ormai ben chiare, ed è proprio inutile stare qui a ripeterle. Sanno tutti quanto abbiano pesato l'inadeguatezza, l'inesperienza, la non conoscenza del mondo del calcio, tutti elementi che hanno determinato l'attuale, desolante situazione... e il sogno che si è infranto! Si potrebbe ancora, Signor Presidente, però correre ai ripari, mettere una pezza agli errori commessi, solo se lei davvero lo volesse. Sarebbe sufficiente, dal momento che a lei, imprenditore vincente, cui non piace perdere e cui non piacciono le sconfitte, si riavvicinasse davvero alla squadra, e non per interposta persona, che nella società inserisse un team di persone competenti di calcio, non neofiti, impegnasse il direttore sportivo, Petrachi, in una campagna volta agli acquisti più che alle cessioni, in nome della cosiddetta sostenibilità. Altrimenti, Signor Presidente, la ceda! Compia un gesto di generosità verso la città. Eviti ad essa, ai tifosi, ai nostri colori ulteriori umiliazioni. Salerno non merita il declassamento nell'inferno della serie C, non merita la "compassione mediatica", gli sfottò degli avversari, le offese e le mortificazioni, merita invece rispetto, quello che si deve ad una città che nel corso della sua storia ha sempre saputo resistere agli avversi colpi della sorte, cui ha saputo reagire sempre con dignità e coraggio. Mi auguro però, come se lo augurano tutti gli sportivi salernitani, che lei in nome del calore suscitato, dell'entusiasmo spontaneo, dell'affetto ricevuti, possa quanto prima decidere di decidere... e semmai ritornare ad essere il "Cittadino onorario di Salerno".

Sezione: News / Data: Mer 27 novembre 2024 alle 15:30 / Fonte: Il Mattino - Aniello Salzano
Autore: TS Redazione
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