Se dicessi che il momento della Salernitana è probabilmente tra i più complessi degli ultimi anni... beh, meriterei una risposta poco garbata, il classico "grazie al"; cosa decisamente ovvia e sotto gli occhi di tutti. Con mister Colantuono che si trova nuovamente a cantare e a portare la croce. 
La sosta probabilmente un po' lo ha aiutato, il tempo per poter lavorare è stato sicuramente maggiore, ma i precedenti post turno di stop forzato non aiutano, e men che meno aiuta la cabala: dopo la prima sosta ko contro il Pisa, dopo la seconda sconfitta contro lo Spezia, adesso l'altra big del campionato, l'attuale seconda in classifica, il Sassuolo. 

Al netto di ciò, altro tema piuttosto spinoso, la cessione del club. Non eventuali nuovi soci attuale, ma una vecchia cessione, perché a parlare dei granata ci ha pensato il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto lunedì sera nel corso della 13ª edizione del Gran Galà del Calcio Italiano di Latina: "Non voglio entrare nelle proprietà altrui, ma i numeri parlano chiaro. Quella società aveva un valore commerciale superiore rispetto a quanto è stato pagato. È stata venduta il 31 dicembre, a un prezzo che considero ridicolo e la proprietà era all'estero. La Salernitana aveva 26 milioni di liquidità sui conti, aveva un affidamento bancario di 50 milioni non utilizzato, aveva 37 milioni di patrimonio giocatori, aveva tutto il valore delle infrastrutture ed era stata fatta una stima da 80 a 100 milioni, poi è stata venduta a 10 milioni. Fate voi le vostre considerazioni".

"Non voglio entrare nelle proprietà altrui", ma intanto il commento c'è stato. E non ne discuto neppure la veridicità, sia chiaro, Lotito sa cosa dire quando parla, non ho neppure prove per smentirlo. Certo, neppure per dire che è così... ma ammettiamo che lo sia. Quindi: parole sibilline, che gettano però ulteriore benzina sul fuoco in un momento - anche societario - non idilliaco. Che poi siano una frecciata ai vertici federali con i quali il numero uno della Lazio si è sempre scontrato può anche starci, ma in questo momento, forse, non sono propriamente indicate...

Sezione: Editoriale / Data: Mer 20 novembre 2024 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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