Due gol in tre: l’anemia dei centravanti sta diventando un serio problema per la Salernitana. Nwankwo Simy, Ernesto Torregrossa e Szymon Wlodarczyk, infatti, sono i protagonisti di un digiuno che sta, di fatto, frenando la squadra granata. Il 4-3-3 di Giovanni Martusciello permette, per il momento, soltanto ad uno di loro di essere in campo dal 1′ e così in queste prime dodici giornate di campionato i tre centravanti sono sempre stati in ballottaggio per accaparrarsi la maglia numero 9 granata. Nessuno di loro, però, ha fornito le dovute garanzie e, soprattutto, ha dato segnali concreti in zona gol quando è stato impiegato.
 

NWANKWO UNICO A SEGNO

Basti pensare che, fino a questo momento, il migliore dei tre in termini numerici è stato Simy. L’ex Crotone ha infatti collezionato finora nove presenze in campionato nelle quali è spesso andato a referto: due gol, contro Sampdoria e Pisa, e due assist, contro Cittadella (propiziando l’autogol da tre punti) e Sud Tirol.

Anche in Coppa Italia, nel match giocato ad Udine, ha siglato la rete del momentaneo pareggio con un colpo di giustezza. Dopo quel match però le prestazioni di Simy sono andate scemando con l’errore sotto porta quasi allo scadere contro il Cesena che grida ancora vendetta. Titolare indiscusso fino all’ultimo giorno di mercato, la posizione di Simy è stata poi messa in discussione dall’arrivo dell’esperto Torregrossa e del giovane Wlodarczyk.

POLACCO SOLO A SPRAZZI

Quest’ultimo, però, è riuscito ad incidere solo in un paio di gare: in quella contro il Pisa (in cui ha firmato l’assist per la rete di Tongya) ed a Cosenza domenica scorsa, dove si è procurato il rigore poi trasformato da Verde anche grazie all’involontaria collaborazione del maldestro difensore silano Martino. Il polacco ha mostrato buone doti tecniche ed atletiche, ma scarso fiuto del gol: emblematica l’occasione colossale sprecata a Reggio Emilia, quando a tu per tu con Bardi, ha sparato la sfera sul piede del portiere emiliano ormai spiazzato e proteso in uscita disperata.

DELUSIONE TORREGROSSA

Chi, dei tre, si trova nel periodo peggiore è però Torregrossa, proprio l’uomo che avrebbe dovuto raccogliere, per curriculum e qualità, la titolarità del ruolo di centrattacco della Salernitana. Dopo uno spezzone discreto all’esordio a Mantova nel quale ha reclamato per un rigore sacrosanto non concesso, l’ex Brescia ha deluso le attese negli scorci di gara giocati contro il Pisa, la Reggiana e l’Udinese in Coppa.

Proprio in questi ultimi due match ha sfiorato la via del gol ma se al Mapei Stadium la sua conclusione sottomisura è stata respinta, con istinto ed un pizzico di fortuna, da un grande Bardi, al Bluenergy Stadium ha fallito miseramente il penalty che avrebbe potuto riaprire la contesa nei minuti finali, calciando in maniera fiacca e prevedibile tra le braccia del pipelet bianconero Sava.

Un momento no che è proseguito nelle giornate successive in cui è subentrato contro Catanzaro, Palermo, Spezia e Cremonese, in cui è stato titolare in una sola circostanza, nella sfida contro il Cesena nella quale non è mai stato pericoloso, e infine a Cosenza dove è addirittura rimasto per la prima volta in panchina per tutta la durata dell’incontro.

Sezione: News / Data: Lun 18 novembre 2024 alle 17:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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