La sconfitta col Bari costa caro a mister Martusciello. Esonerato dopo 13 giornate il tecnico campano per una classifica deficitaria, che vede la Salernitana al terzultimo posto con 13 punti e una media esatta di uno a partita. La società ha ritenuto quindi insufficiente il rendimento dei granata in questa prima fase della stagione. Come solito nel mondo del calcio, chi paga anche gli errori altrui è sempre l'allenatore, anche quando ha meno colpe di altri.

Martusciello però ovviamente non è esente da colpe, paga soprattutto una fase difensiva praticamente inesistente e un mancato equilibrio, con i granata incapaci di fronteggiare soprattutto le ripartenze avversarie, una difesa troppo scoperta e non adeguatamente sorretta dal centrocampo, privo di interdizione. L'idea di calcio del tecnico campano era anche accettabile ma in Serie B e in una situazione come quella in cui si è ritrovata la Salernitana era (ed è) preferibile guardare innanzitutto alla difesa.

In Serie B quasi sempre emerge chi ha una forte fase difensiva, su cui poter costruire le vittorie a lungo termine. Ma ovviamente Martusciello paga appunto anche colpe non sue. Cosa può farci un allenatore se Simy, Torregrossa e Wlodarczyk, i tre centravanti della squadra, hanno collezionato la bellezza di due gol in totale (di cui uno su calcio di rigore). Martusciello può farci poco se gli esterni offensivi del suo 4-3-3 (a parte Verde) hanno segnato e segnano pochissimo.

Il ds Petrachi stava chiudendo per Coda e Tutino, per Vandeputte, per Palumbo, per Joao Pedro, calciatori che avrebbero fatto probabilmente la differenza nel reparto offensivo. Dalla società però è arrivato lo stop, bisogna prima mettere a posto i conti e cedere, detto fatto. Ma poi non si può di certo addossare le colpe all'allenatore se ha dovuto fare le nozze coi fichi secchi, così come al ds (che avrà pure sbagliato alcuni acquisti, come Velthuis o Tello per esempio) che non ha potuto lavorare con un budget adeguato, anzi ha dovuto spendere soldi ed energie soprattutto per cedere.

La conseguenza sono i 13 punti in 13 partite e l'esonero di Martusciello. Al mister campano va riconosciuto di aver lavorato in condizioni estremamente complicate. Ha fatto un ritiro con una squadra e si è ritrovato in campionato con una completamente diversa. Ha formato un gruppo e ha cercato anche di dare un minimo di gioco con il materiale a disposizione. Al suo posto ecco Stefano Colantuono. Al tecnico romano un grosso in bocca al lupo, con la speranza che possa andare a concludere al meglio quanto aveva iniziato nel 2018 e non ha potuto concludere. Non sarà semplice. La società dovrà prendersi le proprie responsabilità, ammettere i propri errori e dargli una mano a gennaio.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 12 novembre 2024 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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