Terzultimo posto in classifica, terzo allenatore in panchina nell'arco di pochi mesi (la fuga di Sottil, l'esonero di Martusciello, ora il Colantuono-quater), uno stadio che si sta progressivamente svuotando, una proprietà fisicamente lontana dai colori granata e assente all'Arechi da quasi nove mesi e il botta e risposta a distanza tra l'amministratore delegato Maurizio Milan e il direttore sportivo Gianluca Petrachi.

Mala tempura currunt in casa Salernitana, al punto che l'argomento che stiamo per trattare potrebbe sembrare una inezia a confronto. Invece l'episodio rende perfettamente l'idea dello stato attuale delle cose. I fatti risalgono alla giornata di lunedì, quando il difensore Davide Gentile e l'attaccante Daniele Verde hanno presenziato al Gran Galà del Calcio italiano accompagnati dai responsabili dell'area comunicazione.

I premi risalivano alla stagione passata, nel corso della quale sia il giovane difensore scuola Fiorentina, sia il fantasista napoletano avevano avuto la possibilità di mettersi in vetrina con le maglie di Fiorenzuola e Spezia. Nonostante la piena disponibilità dei tesserati, da subito la Salernitana ha specificato che non sarebbero state rilasciate dichiarazioni. Un silenzio stampa assordante e inspiegabile, contrario ad ogni logica.

Ma come, la Salernitana ha la possibilità di essere in prima linea nel corso di un evento di portata nazionale e tappa le bocche ai calciatori che devono salire su un palco premettendo agli organizzatori e ai presentatori che non possono rilasciare dichiarazioni? Senza troppi giri di parole: è stata una forzatura, una brutta figura, qualcuno tra i presenti l'ha definita caduta di stile inaccettabile per l'unico club professionistico in Italia che, puntualmente, vive una manifestazione di prestigio con un totale distacco emotivo.

Spalletti, attuale commissario tecnico della Nazionale, non si fece problemi ad intrattenersi con i giornalisti per un'ora qualche anno fa. Lo stesso Lotito, arrivato a Latina al termine di una giornata faticosa, ha rilasciato dichiarazioni a 360°. Indovinate qual è stata l'unica società italiana, dalla A alla D, a non affacciarsi nemmeno in mixed zone? E anche sui social, laddove puntualmente vediamo video di ogni genere, non c'è stata nessuna menzione. Una mancanza anche - e soprattutto - nei confronti di chi gioca nella Salernitana e poteva ricevere l'applauso virtuale della piazza. Sul palco appena un accenno di battuta per Verde, sotto lo sguardo attento dell'area comunicazione.

Manco si stesse trattando un argomento di natura politica o di cronaca nera. Non si è colto il senso del momento, non si è capito il livello di una serata che ha previsto, nonostante tutto, la presenza di una squadra reduce da una retrocessione clamorosa e che sta facendo male anche in serie B.

Allenamenti a porte chiuse, orari prestabiliti per fare le foto con i calciatori, nessuna iniziativa promozionale per riempire l'Arechi, una serie di cose da modificare dal punto di vista di una comunicazione che dovrebbe prevedere equità per tutte le testate, soprattutto per quelle che fanno mille sacrifici per garantire risonanza nazionale ai colori granata, alla città di Salerno, alla splendida tifoseria. E invece niente: bocche cucite anche quando si vive una serata di gioia e di festa, in una location prestigiosa e con centinaia di addetti ai lavori rimasti sorpresi per l'ennesimo autogol della Salernitana.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 20 novembre 2024 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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