Affidandoci ai numeri, possiamo notare che la Salernitana subisca una metamorfosi totale quando gioca in trasferta. La Bersagliera, assieme alla Carrarese, è la squadra che ha conquistato meno punti in campo esterno (appena 8), con il peggior attacco e una sola vittoria. Quella di Palermo ad ottobre, con Martusciello in panchina. Da gennaio 2023 ad oggi, i campani hanno vinto lontano dall'Arechi in appena 4 circostanze ed è un dato preoccupante in ottica salvezza diretta.

A Cittadella, inoltre, l'unico successo nella storia risale all'estate del 2000: si giocava all'Euganeo di Padova, era un match di coppa Italia e finì 0-1 con gol di David Di Michele. Per il resto sconfitte in serie, eccezion fatta per lo 0-0 targato Castori del 16 marzo del 2021, con porte chiuse causa covid e la Salernitana lanciatissima verso la promozione diretta. In casa, invece, statistiche diametralmente opposte: ben 25 punti su 33 sono stati conquistati all'Arechi, frutto di 7 vittorie e 4 pareggi.

E' evidente che la spinta del pubblico sia un fattore determinante; alla piazza va dato atto d'aver saputo anteporre il sostegno alla maglia alla contestazione nei confronti della società, rimandata a stagione conclusa. Basti pensare che sabato pomeriggio, dopo il quarto ribaltone tecnico e il ko nel derby con la Juve Stabia, c'erano oltre 14mila spettatori, con curva Sud sold out e centinaia di bambini e famiglie che hanno aderito alle iniziative promozionali messe in campo dall'amministratore delegato Milan.

Anche al Tombolato, al netto del giorno festivo, si prevede un esodo incredibile: 1500 biglietti a disposizione per gli ospiti, ma l'assenza di limitazioni nei settori locali favorirà anche l'afflusso dei tantissimi salernitani che risiedono in altre regioni italiane. "Vorremmo avere la sensazione di giocare in casa, il tifo aiuta ed è importante. Anzi fondamentale" ha detto Marino in conferenza stampa.

C'è però da sfatare un altro tabù: la sterilità offensiva nei primi tempi. La Salernitana non segna nella prima frazione di gioco addirittura dal 15 dicembre, quando Amatucci beffò Thiam nel derby con la Juve Stabia. Da quel momento una lunga astinenza frutto di approcci negativi e di strategie di gioco rinunciatarie.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 16 aprile 2025 alle 15:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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