Ritorno alla vittoria per la Salernitana del nuovo allenatore Pasquale Marino. Battuto il Sudtirol in un match ad alta tensione e decisivo per il prosieguo della stagione dei granata. La vittoria tiene infatti a galla la squadra campana, che resta ancora in zona retrocessione ma, in virtù dei risultati delle dirette concorrenti, più vicina alla zona playout e alla zona salvezza diretta. Il nuovo mister dei granata, alla prima uscita ufficiale con la sua nuova squadra, non ha cambiato assetto tattico e uomini, affidandosi al gruppo che aveva giocato con maggiore continuità nelle ultime settimane e con lo stesso schieramento, cioè difesa a tre e due trequartisti in campo a sostegno dell'unica punta.

La differenza però rispetto al recente passato si è vista sin dai primi minuti di gioco. La Salernitana ha creato nei primi 45 minuti di gioco quasi più azioni che in tutte le precedenti 3-4 partite. Nel secondo tempo poi ha legittimato il meritato vantaggio segnando due gol e sfiorando poi anche il terzo con la traversa di Ferrari pochi secondi dopo il gol degli ospiti. Una delle principali differenze è stata quella relativa agli esterni del 3-4-2-1. Ghiglione e Corazza, tenuti stranamente in panchina nel derby con la Juve Stabia dopo che avevano giocato bene in precedenza, sono stati tra i migliori in campo e soprattutto hanno giocato in una posizione più avanzata, quasi da ali.

Hanno alzato di qualche metro il proprio raggio d'azione rispetto a quando giocavano prevalentemente da terzini con mister Breda. Non è un caso che in occasione del primo gol, su una incursione proprio di Corazza, a raccogliere il suo passaggio sia stato proprio l'altro esterno, che si è trovato al centro dell'area di rigore, come un attaccante. Altra fotografia del cambiamento, Stojanovic che al novantesimo e nel pieno della pressione degli ospiti, raccoglie palla sulla trequarti e arriva al limite dell'area avversaria per concludere a rete.

Esterni che sono più ali che terzini, proprio grazie alla loro posizione infatti la Salernitana ha giocato con un baricentro più alto e ha creato più situazioni offensive, liberando Corazza da eccessivi compiti difensivi. Lo imponeva e lo impone la classifica, c'è poco da difendere quando sei in zona retrocessione e mancano poche partite. Non è stato fatto però ancora niente, solo un primo passo. Ora bisogna coltivare l'entusiasmo e la fiducia ritrovata, dando continuità di prestazioni e risultati anche in trasferta, a cominciare dalla gara con il Cittadella.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 aprile 2025 alle 15:00
Autore: Lorenzo Portanova
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