Le lancette segnano le 15, Salernitana e Reggiana sono appena entrate sul terreno di gioco, Ci sono 13500 spettatori, numero non esaltante, ma che testimonia la bontà dell'iniziativa messa in campo dalla società. E al diavolo le solite diatribe tra zoccolo duro e occasionali: per raggiungere la salvezza c'è bisogno di tutti e l'Arechi pieno è un fattore che spesso, retorica a parte, fa la differenza.

Tuttavia c'è un nutrito gruppo di persone che la maglia la segue ovunque e la onora per davvero. Quelli che hanno ingoiato bocconi amari girando l'Italia pur consapevoli di assistere a partite senza storia e con una proprietà che ha troppe volte negato il dialogo e il confronto contrariamente a quanto era stato promesso esattamente tre anni fa. Ultras, club organizzati, i salernitani residenti in altre regioni o, addirittura, in altre nazioni che non hanno fatto mai mancare il proprio supporto.

E chi più di loro ha voce in capitolo per esprimere anche dissenso se necessario? Proprio per questo riteniamo del tutto ingenerosi i fischi di parte dello stadio quando la Sud, assodata la presenza all'Arechi dopo 10 mesi, si è rivolta a Iervolino. "La senti questa voce?" forse sembrava preludio a uno slogan poco affettuoso nei confronti del patron, invece gli ultras hanno capito che fosse necessario lanciare un messaggio piuttosto che ripetere cori del recente passato che comunque hanno lasciato il segno. "Meritiamo di più", e sarebbe minimo sindacale per chi c'è sempre stato e si era fidato ad occhi chiusi.

E allora ci chiediamo dove fossero i contestatori della curva (quelli che forse vengono allo stadio solo con i prezzi ridotti o nella gara di cartello) quando si prendevano 8 gol a Bergamo, si cambiavano 5-6 allenatori e quattro direttori sportivi, si retrocedeva a febbraio o si partiva in ritiro con 20 calciatori su 22 in uscita senza poter operare in entrata. Intendiamoci: siamo tutti d'accordo che bisogna remare tutti nella medesima direzione e siamo tutti felici che il patron sia tornato all'Arechi, con le immagini dell'esultanza che certo non lasciano indifferente nessuno.

E siamo convinti che fare un passo indietro sia sinonimo di intelligenza, non di superficialità o incoerenza. Basterebbe veramente poco, a Iervolino, per riprendere in mano la situazione e ribaltare i giudizi: in fondo c'è tanta delusione proprio perchè gli si riconoscono potenzialità importanti. Ma prima di puntare il dito contro la Sud e i gruppi ultras si riavvolga il nastro. Chi ha assistito all'ultimo anno e mezzo disastroso dal divano certe cose non può capirle. Ed è anche colpa degli osannatori a prescindere se oggi la Salernitana rischia la serie C.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 20 gennaio 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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