Un pomeriggio folle quello vissuto allo stadio Arechi per il match tra Salernitana e Reggiana. La squadra campana era con le spalle al muro, non aveva alternativa alla vittoria vista la situazione di classifica con sei punti di svantaggio rispetto alla zona salvezza. I risultati che stavano maturando sugli altri campi poi erano anche favorevoli con il Cittadella e il Cosenza sotto nel punteggio (oltre alla Sampdoria già sconfitta venerdì sera) e il Frosinone bloccato sul pareggio a Modena.

A inizio ripresa addirittura la Bersagliera si è ritrovata anche in superiorità numerica ma proprio nel momento più favorevole si è trovata sotto nel punteggio sull'ennesimo gol subito in contropiede a difesa scoperta. Una sconfitta non avrebbe condannato definitivamente la Salernitana con un girone di ritorno da giocare quasi per intero ma sarebbe stata una mazzata tremenda sulle speranze salvezza dei campani (soprattutto sul piano mentale) considerando anche che nelle prossime due gare ci sono da affrontare Pisa e Cremonese, farlo con una sconfitta così pesante (la quarta consecutiva) sul groppone era davvero come una montagna da scalare.

La squadra di Breda si è ritrovata all'inferno ma grazie alla forza dei nervi e alla voglia di non arrendersi al fato (la traversa di Tongya del primo tempo grida ancora vendetta) è andata a prendersi una vittoria all'ultimo respiro grazie ad una felice intuizione di un difensore di grande esperienza come Ferrari. Il rigore trasformato da Cerri ha rimesso in carreggiata la Salernitana e ha alimentato le speranze di una salvezza non ancora raggiunta ma dopo ieri un po' meno difficoltosa. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 19 gennaio 2025 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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