La Salernitana vince al fotofinish ribaltando una generosa e tignosa Reggiana, tre punti d'oro firmati Cerri, al netto di qualche difficoltà e sofferenza di troppo Nelly attaccare un avversario ridotto in dieci per quasi tutta la ripresa.

TOP

Amatucci - Rischiamo di essere ripetitivi ma il playmaker granata è l'unico che strappa applausi per quanto lotta e per quanti palloni recupera in un centrocampo che pecca tanto in fisicità ed interdizione. Tenta di cambiare passo e buttarsi dentro e finanche di trovare l'assist illuminante, senza troppa fortuna. La sensazione è che se avesse più struttura fisica e più capacità di concludere a rete sarebbe davvero sul taccuino di mister Spalletti

Cerri - Seconda partita in maglia granata e seconda volta che timbra il cartellino, stavolta con addirittura una doppietta e da queste parti non ci si era più certo abituati. Lesto, furbo e tempista nell' 1-1, dimostra attributi cubici in occasione del rigore decisivo. Per il resto delle due punte è quello che viene incontro e che prova a cucire gioco offensivo. Per la verità prova pure ad attaccare la profondità ma non eccelle in velocità e nel controllo palla è un po' macchinoso. Ma visto il deserto nel reparto avanzato discuterlo è impossibile e sarà titolare fisso da qui a fine stagione comunque vada

Ferrari - Partita non da ricordare ma merita di essere tra i migliori solo per il mestiere con cui si para davanti all'avversario che, poco lucido come è normale sia al 98', calcia lui in luogo del pallone. Che a fine carriera finisca per cambiare ruolo? Meglio davanti che dietro.

FLOP

Raimondo - Dispiace bocciare un ragazzo appena arrivato ma la sua prova è stata impalpabile. Tante volte anticipato o spostato dai difensori avversari, non riempie l'area, non conclude a rete e non assiste adeguatamente Cerri. Forse gli manca il ritmo partita e pure un po' di grinta e cattiveria agonistica in più.

Reine-Adelaide - Non cambiamo certo idea sulle sue doti tecniche e di intelligenza calcistica, ma viaggia a velocità improponibili e non ha più di venti minuti nelle gambe. Nella ripresa si trascinava in campo e Breda doveva sostituirlo prima. Perde il pallone che costa la ripartenza dello 0-1 tentando con generosità un dribbling che non aveva la forza di fare. La testa pensa la giocata e le gambe non rispondono all'appello.

Tongya - Da interno di centrocampo soffre e non convince, così anche nei migliori momenti di forma con Martusciello in panchina. Sotto ritmo e senza capacità di strappare, saltare l'uomo e inventare diventa un lusso che non ci si può permettere. Sfortunato in occasione della pennellata che si stampa sulla traversa a Bardi battuto, ma è l' unica cosa positiva della sua gara incolore.

Sezione: News / Data: Sab 18 gennaio 2025 alle 17:01
Autore: Raffaella Sergio
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