Parla a cuore aperto Gerardo Soglia. Lo fa testimoniando il suo affetto per la Salernitana nel ricordo di uno dei presidenti più amati della storia confermando, tra l'altro, di aver fatto di tutto per entrare in società con una proposta che la proprietà ha rifiutato. Si assume anche le proprie responsabilità, da persona seria e da imprenditore che certo non aveva bisogno di pubblicità e che ha agito d'istinto anteponendo il cuore ad ogni cosa. Ecco quanto ha dichiarato:

"Non potevo vedere una Salernitana così in difficoltà e così ho chiesto un incontro all'amministratore delegato Maurizio Milan per entrare in società e dare un contributo. Aver manifestato la mia volontà sui social, preso dal troppo amore per i colori granata, è stato un errore. Una scelta che ha inciso in maniera concreta sul no della proprietà. Almeno per ora, dunque, sarò soltanto un grande tifoso che augura il meglio a Iervolino. Un presidente che spero possa tornare presto allo stadio, sono sicurissimo che il pubblico apprezzerebbe e che si azzererebbero tutte le incomprensioni del passato. Una piazza del genere non ha niente in meno di Bergamo e Udine".

Soglia prosegue: "Ricordo ancora quel giro di campo sotto la pioggia dopo quel Salernitana-Taranto 0-0, in fondo dopo Brindisi eravamo già quasi certi di essere tornati in B. Mio padre è un presidente ancora ben voluto dalla gente, parlare di lui e del mio legame con i colori granata mi mette i brividi. Proprio per questo avevo pensato di riavvicinarmi, di dare un contributo sotto tutti i punti di vista e forse non lo avrei fatto nemmeno da solo. Non so se la società sia in vendita, ma è chiaro che Iervolino, da imprenditore vincente ed esperto, non la lascerebbe mai nelle mani di uno sprovveduto. Ne risponderebbe lui in prima persona in caso di fallimento: a me è capitata una cosa simile ai tempi del Pescara e ci ho rimesso cifre veramente importanti".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 17 gennaio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print