Non starà vivendo il suo periodo migliore e talvolta è finito nel mirino della critica per qualche sbaglio clamoroso che è costato punti pesanti alla Salernitana. Del resto una difesa puntualmente perforata e che spesso va in difficoltà per errori individuali non può prescindere dal miglior Ferrari per portare a casa risultati fondamentali in ottica salvezza. Mettere in discussione, però, un elemento di tale esperienza e che ha accettato la sfida quando la società puntava esclusivamente a risparmiare (ritardando una firma che gli avrebbe permesso di svolgere il ritiro) sarebbe eccessivo.

Anche ieri, sul gol della Reggiana, non ha avuto prontezza di riflessi dopo la traversa colpita da Portanova. Responsabilità da condividere con Sepe e Ruggeri, ovviamente. Ma il gesto nel finale, quello che è valso il rigore della vittoria e della speranza, vale da solo un voto altissimo in pagella. Un difensore centrale, stremato, che al 98' ha la lucidità di leggere in anticipo l'errore di Vido fiondandosi sul pallone con uno scatto di quel genere è un esempio per tutti, un emblema di caparbietà e voglia di portare a casa risultato e tre punti di platino.

Bellissima anche la sua esultanza, del tutto liberatoria, prima di una corsa ad abbracciare i componenti della panchina e - idealmente - i 13500 dell'Arechi. A questo punto le voci di mercato che parlavano di una possibile partenza appaiono sempre più lontane. Ieri, a sprazzi, si è rivisto il Ferrari che tutti conosciamo e che permise alla Salernitana di mantenere la porta inviolata per oltre 320 minuti.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 19 gennaio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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