Si respira un’aria nuova di primavera con Pasquale Marino. Contro il Sudtirol la prima vera partita nella quale la Salernitana ha mostrato una pericolosità offensiva che non vedevamo da tempo. Gli accorgimenti del tecnico siciliano si sono visti, nel gioco e nell’aspetto mentale. Altri ce ne saranno per la prossima gara a Cittadella. E’ uno scontro diretto per la salvezza, il secondo consecutivo, dopo quello col Sudtirol, per i granata che poi ne affronteranno un altro venerdì 25 aprile all’Arechi contro il Cosenza.

Due match importanti a distanza di quattro giorni da non fallire per la Salernitana che, a cinque giornate dalla fine del campionato, non vuole accontentarsi della politica del punticino. A Cittadella andrà per vincere, sperando che Cerri possa sbloccarsi in zona goal. L’attaccante granata agirà ancora da punta centrale, supportato da un gioco che ora è più incisivo nella metà campo avversaria. Merito dei cambiamenti apportati da Marino, nelle posizioni e nei compiti di alcuni giocatori.

Come Corazza che dalla sinistra sostiene più frequentemente le manovre d’attacco. Così come dall’altra parte Ghiglione con i due esterni chiamati anche ad accentrarsi per aumentare la presenza di uomini nell’area avversaria. Verde è l’elemento che gioca più vicino a Cerri ma anche Soriano alimenta il gioco offensivo. E poi c’è Amatucci che sembra liberato da vincoli che prima erano principalmente di copertura.

Una Salernitana quindi più imprevedibile, che guarda con coraggio e convinzione all’obiettivo della salvezza. Da raggiungere anche attraverso un colpo in trasferta.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 17 aprile 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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