Creare allarmismi dopo la sconfitta di stasera in coppa Italia contro un avversario di categoria superiore sarebbe obiettivamente assurdo. Anche in Friuli, pur con tutti i suoi limiti e una formazione sperimentale, la Salernitana ha fatto vedere qualcosa di interessante rimontando l'iniziale svantaggio e provando fino alla fine a riaprire il discorso, con Torregrossa che in modo maldestro ha sprecato una ghiotta chance su calcio di rigore.

Tuttavia vogliamo rimarcare la buona prova di Ruggeri, i sessanta minuti nelle gambe che ha messo Soriano, il terzo gol di Simy in quest'avvio di stagione e la professionalità di un gruppo che sta comunque lavorando sodo per trasformare le buone prestazioni e l'ottimo lavoro quotidiano in punti pesanti in ottica classifica. E' chiaro, però, che tutti questi gol incassati iniziano a far girare le scatole allo staff tecnico che, dopo aver chiesto la riconferma di Daniliuc, si è ritrovato al centro con gli uomini contati e con tre calciatori su quattro che, per motivi diversi, non forniscono le garanzie necessarie.

Detto che a centrocampo manca un interdittore e che Tello continua ad essere un innesto che non convince, il reparto arretrato desta preoccupazioni che sembrano non turbare soltanto il sonno di chi questa squadra l'ha costruita. Petrachi le vede le prestazioni di Velthuis, disastroso ogni volta che mette piede in campo? Si rende conto che, se a Ferrari venisse un raffreddore, potremmo contare su tre centrali che non fanno la differenza?

A breve il calendario sarà di fuoco e, certi che Ghiglione, Jaroszynski e Stojanovic saranno top player sulle fasce, continuiamo a nutrire enormi dubbi sul rischio calcolato di non prendere un altro difensore centrale di spessore. Ve lo immaginate Velthuis contro Palermo, Sassuolo e Cremonese? Sul mercato degli svincolati non si interverrà, ma l'errore è a monte: dopo aver scelto - ed è un autogol - di non trattenere Gyomber, bisognava intervenire subito.

Una squadra che, seppur in un'altra categoria, ha preso una marea di gol in tre anni non può ripartire con Velthuis, Bronn, Ruggeri e il giovane Guccione. Incomprensibile. I numeri, del resto, bocciano l'operato di Petrachi sotto questo punto di vista e non ci sentamo di estendere il discorso critico all'allenatore che, col materiale umano a disposizione, prenderebbe ancora più gol se provasse a difendersi con una squadra che, nelle corde, ha altre caratteristiche.

Ovviamente non stiamo cambiando idea rispetto a quanto detto dopo Reggio Emilia e riteniamo che, dalla cintola in su, questa squadra abbia qualità assolute, tali da farci vedere prestazioni brillanti e regalarci qualche pomeriggio divertente. Almeno questo, visto che la società non ha fatto nulla per tentare da subito il grande salto pur avendo incassato decine e decine di milioni. Però col Catanzaro bisogna vincere, altrimenti la classifica inizierà ad essere preoccupante proprio quando il calendario presenterà buona parte delle big della cadetteria, spesso fuori casa.

Chiudiamo con una riflessione sulla classe arbitrale. Il livello generale è sotto gli occhi di tutti, la Salernitana in questo mese e mezzo è stata maltrattata e sembra che la tecnologia funzioni solo quando si deve andare a vedere l'episodio pro avversario di turno. Stasera è stato concesso all'Udinese un rigorino, a parti invertite avrebbero rivisto le immagini al monitori?

Ricordiamo che la VAR è stata introdotta per correggere gravi e clamorosi errori: può essere tale l'intervento di un difensore che, sbagliato il controllo, colpisce comunque prima il pallone e poi, non potendosi smaterializzare, va anche sulla gamba dell'avversario con il piede di richiamo? Qui non si discute se sia fallo o no, ma se ci fossero gli estremi per una rivisitazione di un'azione per la quale nemmeno l'Udinese aveva protestato.

Dopo quanto visto in Fiorentina-Lazio, continuiamo a chiederci se la VAR  sia il vero arbitro di una partita o un supporto prezioso purtroppo utilizzato male.  A Mantova non vedono una trattenuta netta, negano un rigore col Pisa, a Bolzano il terzo gol nasce da un fallo non fischiato su Njoh e fuori tempo massimo. Oggi, invece, una situazione da campo in uno sport di contatto è tale da richiamare Cosso. Che calcio è questo?

Sezione: Editoriale / Data: Gio 26 settembre 2024 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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