I due pareggi consecutivi contro Reggiana e Catanzaro ma anche il nervosismo di Giovanni Martusciello sono indicatori da non trascurare in questo cammino iniziale della stagione, dopo appena sette giornate del campionato di serie B della Salernitana.
Partiamo dai pareggi, senza prendere reti, dopo ben dieci incassate nelle prime cinque giornate e ci rendiamo conto che registrando, come sta facendo il mister, il reparto difensivo non si rischia granchè. Va anche sottolineato la pochezza degli attacchi di reggiani e catanzaresi, molto pacati, che non hanno mai impensierito l'estremo difensore granata. Ciò non vuol dire che non ci siano meriti da ascrivere a questo reparto che è stato colabrodo sia nelle prime cinque giornate di questa stagione che nel torneo di serie A della precedente. 
Acqua passata, si dirà, è vero ma forse quel nervosismo del tecnico granata deriva probabilmente solo dal mancato apporto del reparto offensivo che ha le polveri bagnate e non riesce ad emergere. E per un tecnico come lui che ama le squadre offensive adottando un modulo certamente non da difensivista non andare in gol rappresenta una lacuna. Bisogna anche sottolineare che quando non ci sono azioni che possono mettere in condizioni gli attaccanti di segnare tutto passa in.... cavalleria.
Insomma i tifosi, val la pena sottolinearlo, sono sempre vicini alla squadra e lo hanno dimostrato sia a Reggio Emilia che all'Arechi contro il Catanzaro. Incoraggiano i loro beniamini in campo, cercano di dare l'apporto giusto alla causa granata nei novanta e passa minuto di gioco. Dunque questi calciatori con le polveri bagnate prima o poi riusciranno a sbloccarsi e daranno anche il sorriso ad un tecnico che, comunque, vive la gara in modo significativo ed è tra i migliori della categoria. Sperando che fin dalla partita di Palermo domenica prossima ci sia quel cambio di rotta che tutti si aspettano.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 05 ottobre 2024 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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