La stragrande maggioranza dei tifosi, sul web, indica nel tecnico Martusciello uno dei responsabili principali di questa falsa partenza, culminata con la conquista di appena 13 punti e di soli tre successi in 12 gare. I numeri al momento, bocciano l'operato di un allenatore che non vince in casa da due mesi e mezzo, che ha una delle difese più perforate e che fatica a trovare la chiave giusta per garantire continuità di rendimento e di risultati.

Tuttavia già ieri abbiamo avuto modo di rimarcare che non tutte le colpe possono essere attribuite ad un mister a cui è stata affidata una rosa largamente incompleta in tutti i reparti, con tante scommesse o gente reduce da lunghe inattività e che va gestita con oculatezza per evitare problematiche di natura fisica e muscolare. Prendiamo il caso di Adelaide, gettato nella mischia in leggero anticipo rispetto alla tabella di marcia a causa delle carenze di un reparto, il centrocampo, che è il vero tallone d'Achille della Salernitana.

"Gioco a tre e ne avevo quattro a disposizione" ha detto Martusciello. Con garbo, senza polemica, ma lanciando un messaggio a chi giudica in modo superficiale le prestazioni della sua Salernitana. A questa squadra manca il centrocampista che corre, che fa legna, che recupera palloni e protegge la difesa. Il Mamadou Coulibaly della situazione, per intenderci. E se consideriamo che Soriano sta facendo tanta fatica, che Tello non era titolare nemmeno in C e che alle 23:50 del 30 agosto Maggiore era un nuovo giocatore del Venezia, possiamo dire che il quadro è completo. Oltre ad un Hrustic impalpabile.

E poi la difesa, con Ferrari unica certezza ma che ieri ha fatto fatica perchè, senza preparazione estiva alle spalle, rischiava di non reggere tre gare in una settimana e ha dovuto gestirsi. A destra, ad ora, Ghiglione e Gentile non hanno trovato spazio, al centro Velthuis ha fatto disastri e certo non ci si poteva attendere di più da un Bronn messo fuori rosa pochi mesi fa.

E in attacco? Tre centravanti con caratteristiche simili che non vedono la porta e una marea di doppioni sulle fasce, alcuni in arrivo dalla C (Dalmonte), altri reduci da annate negative (Braaf e Kallon), altri ancora fragili sul piano fisico (Tongya). A nostro avviso, dunque, in una B mai così modesta e scarsa bastava poco per essere protagonisti. Invece la Salernitana occupa ora la posizione anonima degna del potenziale effettivo della squadra.

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Sezione: Primo Piano / Data: Lun 04 novembre 2024 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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