L'ex calciatore del Bologna, Renato Villa, è intervenuto sulle frequenze di Radio MPA, per parlare della sfida di domani contro la Salernitana. 

Quella di domani è una sfida che può decidere le sorti della squadra granata?
"Partita importantissima per la Salernitana, costretta a fare risultato pieno. Se lascia punti anche con queste squadre, poi quando incontra quelle più forti diventa più difficile. Per sperare di salvarsi deve vincere le partite contro squadre come il Bologna. Sarà difficile ma non è la prima volta che capita, il Sassuolo tanti anni fa era ultimo poi ha cambiato tanti giocatori e si è salvato. Auguro alla Salernitana di salvarsi perchè è una piazza e una società che merita di stare in serie A".

Non è riduttivo per una società come il Bologna fare ogni anno solo il compitino, una salvezza tranquilla ma senza ambizioni di alta classifica?
"Non è facile fare calcio, bisogna avere tanti soldi ma anche avere la volontà di spenderli. Il presidente del Bologna è tra gli uomini più ricchi al mondo ma quando è venuto 6 anni fa il Bologna era 13esimo e oggi siamo ancora nella stessa posizione. Questo vuol dire che a lui va bene così".

Che Bologna dobbiamo aspettarci all'Arechi?
"Dipende da cosa voglia fare Mihajlovic. Ha trovato un assetto giusto in attacco con Arnautovic e due mezze punte di fianco come Barrow e Orsolini. Così hanno messo Arnautovic nelle condizioni di avere più occasioni e con lo Spezia ha trovato anche due gol. Se andranno a Salerno senza paura vedremo una partita bella visto che anche la Salernitana adesso ha una bella squadra. Se partiva con questi giocatori dall'inizio non era di certo ultima ma quasi a centro classifica. Sabatini ha fatto un grande lavoro, mi è dispiaciuto quando ha lasciato Bologna ma non lo hanno fatto lavorare come voleva lui".

Quanto conta in una squadra l'allenatore e quanto i calciatori?
"Una squadra va divisa in tre parti, la parte più importante è quella dei giocatori che hanno il 50% del valore, il 30% ce l'ha la società e l'allenatore il 20%. Con Inzaghi in panchina, la Salernitana poteva avere al massimo 2-3 punti in più in classifica. L'importante è sempre la rosa e poi la società. Se perdi 7-8 partite come accaduto a Bologna e la società non si fa sentire allora c'è qualcosa che non va. Una volta se facevi tre sconfitte ti portavano in ritiro per una settimana".

Un cambiamento radicale come quello della Salernitana può dare i propri frutti immediatamente o quando sarà poi troppo tardi?
"Il rischio c'è, sono arrivati comunque calciatori che avevano giocato poco come lo stesso Verdi. Se riescono ad entrare in condizione prima che sia troppo tardi, la Salernitana ha ancora possibilità di salvarsi".

Da uno a cento quante possibilità ci sono?
"Credo ci sia il 40% di possibilità di salvarsi, non sono tante ma neanche poche. Ogni domenica la Salernitana deve andare in campo per vincere, deve provarci anche contro le grandi squadre. Bisogna crederci, ora c'è una società, una dirigenza e un allenatore che non mollano mai".

Sezione: News / Data: Ven 25 febbraio 2022 alle 15:00
Autore: Lorenzo Portanova
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