Quando nel gennaio dello scorso anno la Salernitana (dietro esplicita richiesta dell'allora tecnico Carlo Perrone) acquistava il 33enne Pier Graziano Gori dal Benevento, l'operazione passò quasi nell'anonimato di una stagione a conti fatti assolutamente dimenticabile (fatta eccezione per il sofferto trionfo in Coppa Italia di Lega Pro contro il modesto Monza). E questo nonostante al debutto in maglia granata disinnescasse un rigore a favore del Barletta. Il popolo granata era probabilmente troppo preoccupato da una squadra abulica, fragile, mai in grado di preservare un risultato favorevole né di rovesciarne uno a sfavore. Una squadra non all'altezza delle aspettative e senza un preciso filo conduttore. Eppure i più attenti non hanno potuto fare a meno di notare il deciso passo in avanti compiuto sostituendo l'incerto Anthony Iannarilli con l'esperto "Ghigo" Gori, soprattutto in partite di pura sofferenza come quelle di Lecce e Perugia, in cui le muraglie difensive erette da Gregucci mettevano in particolare risalto le abilità del portierone tarantino, abilità che gli hanno permesso di affermarsi nel cuore di tanti tifosi nella scorsa stagione, conclusasi con il ritorno in Serie B dei granata.

Una cavalcata trionfale, nonostante un mercato frettoloso e delle scelte a dir poco opinabili del mister, che ha raggiunto il suo apice nel big match col Benevento ma che è anche passata per tante, tantissime sfide vinte grazie alla solidità difensiva e, soprattutto, ai miracoli del numero 1 salernitano. Perchè si sa, sulle copertine dei giornali vanno sempre attaccanti e fantasisti, e di conseguenza i più giovani li trovi a parlare di Calil e Gabionetta (i cui meriti sono comunque ineccepebili), ma senza i Lanzaro, i Moro e, soprattutto, un portiere che in più di un'occasione ha deciso il risultato finale con interventi prodigiosi oggi forse staremmo guardando il Benevento prepararsi alla serie cadetta. 

E troppo spesso si ignora la stagione strabiliante di Gori, uno che del proprio ruolo conosce ottimamente tutti i fondamentali (il che è già merce rara per la categoria), e che quest'anno al di fuori di qualche lieve indecisione iniziale ha messo in mostra tutta la sua bravura partita dopo partita, restando concentrato e facendosi trovare pronto anche quando sembrava più uno spettatore non pagante che uno dei 22 in campo. Sinceramente: ma chi ricorda una sua papera quest'anno? Perciò non possono che preoccupare i tifosi salernitani le voci insistenti che lo vogliono verso Matera, così come la vicenda calcioscommesse in cui è coinvolto per fatti risalenti ad alcuni anni fa. Per qualcuno queste parole possono sembrare esagerate, ma certamente in caso di mancato rinnovo del contratto in scadenza il prossimo 30 di giugno sarà difficile trovarne un degno sostituto.

Sezione: News / Data: Dom 21 giugno 2015 alle 13:00
Autore: Marco Di Luna
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