Non resta che aspettare. Intanto i giorni scorrono via, tanto da sembrare quasi un conto alla rovescia. Ma mentre la città attende news, l'attuale proprietà della Salernitana continua a lavorare per il passaggio di testimone e per chiudere così una volta per tutte la telenovela della multiproprietà che da anni, ormai, tiene banco non solo in casa Salernitana ma un po' in giro per l'Italia. Proprio come accaduto agli inizi degli anni duemila a Perugia, Catania e Sambenedettese gestite all'epoca dalla famiglia Gaucci che al termine della stagione 2003-04 fu chiamata a cedere il club siciliano complice la presenza in B del Perugia: "Spesso la multiproprietà viene percepita come una scelta sbagliata, ma i tifosi devono capire che è una fortuna trovare imprenditori o famiglie pronte a voler fare degli investimenti" il parere di Alessandro Gaucci che nel 2004 era l'amministratore delegato del Perugia In più trovare persone serie e desiderose di fare calcio in un certo modo non è per nulla scontato. Sono dell'idea che nella stessa categoria è giusto non consentire ad un imprenditore di avere due società, ma ritengo anche che non è giusto impedire a due fratelli oppure a due parenti di poter gestire due società differenti. Essere parenti non è una colpa, ognuno può essere libero di fare ciò che vuole dal punto di vista imprenditoriale". 
Sulla rosa da allestire: "Partiamo dal presupposto che la Salernitana può fare affidamento su una vecchia volpe come il direttore Fabiani e su un allenatore bravo come Castori. Venendo, poi, alla squadra direi che una base c'è, serviranno quindi 5-6 innesti di valore per salvarsi. Per cui non prendere i giocatori migliori, ma quelli congeniali al tuo progetto". 
 

Sezione: News / Data: Sab 29 maggio 2021 alle 20:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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