Un passo indietro, peccato poteva essere la partita per dare continuità ed invece quella di Mantova ha registrato il contrario. La Salernitana vista all’opera non ha convinto, ovvio nel risultato, ma anche nella prestazione complessiva che solo nel finale è riuscita a fornire sprazzi di reazione; quella che è mancata dopo il gol mantovano di Galuppini. Ci mancherebbe, può starci, la squadra granata non deve vincerle tutte, ma in un campionato così livellato, basta un minimo di continuità per recitare la parte da protagonista per arrivare nelle prime posizioni. Basta guardare la classifica per scoprire che sarebbe bastata una vittoria per balzare in testa al torneo.

La sconfitta tiene la Salernitana nel fazzoletto, tra l’alta classifica e la parte più bassa. Due sconfitte, due vittorie. Due sconfitte esterne, con Sudtirol e Mantova; due vittorie casalinghe con Cittadella e Sampdoria a testimonianza che la legge dell’Arechi può essere il valore aggiunto. Ed ora c’è la sosta, aspettando proprio il Pisa in testa a Salerno, con il mercato che non è stato di quelli che possono dare la svolta.

Un mercato insufficiente, specie se si pensa ai soldi incassati dalle cessioni, volto al risparmio. I conti sono a posto, il presidente Roberto Busso se ne sarà reso conto dalla tribuna dello stadio. Il salto di qualità che ci si aspettava dalle operazioni non è arrivato, i talismani contano poco se non investi dopo aver incassato. E allora ancora qualcosina si può fare con il mercato degli svincolati. Manca qualità, Joao Pedro si può ancora prendere, occorre farlo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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