Senza nè capo, nè coda. Ma soprattutto senza alibi. Possiamo discutere da qui a domani della giornataccia di Ghersini, del fatto che la Salernitana abbia preso due gol sugli unici due tiri in porta dell'avversario, sul gol sbagliato da Verde a inizio ripresa che poteva cambiare la storia della gara, di una classifica ancora corta che non autorizza a recitare il de profundis.

Ma la verita è che questa rosa è largamente incompleta in tutti i reparti e che quando vivi un'estate al risparmio senza investire i soldi del paracadute e i tanti milioni introitati dalle cessioni non puoi aspettarti qualcosa di diverso. O forse avete dimenticato in che condizioni si sia svolto il ritiro estivo, con una quindicina di calciatori con la valigia pronta, Sottil che va via e Martusciello che arriva mentre Fontana era già pronto per firmare e una serie di elementi presi più per il costo basso dell'ingaggio che per una reale convinzione di natura tecnico-tattica?

La società, insomma, sta raccogliendo quanto ha seminato, basti pensare che oggi lo stadio era vuoto nonostante i biglietti omaggio per gli studenti e per gli under14. Mai vista una curva così silenziosa, un mix tra rassegnazione e disinteresse e un clima di freddezza e distacco emotivo che non si respirava nemmeno ai tempi della C2 o delle trasferte di Selargius.

La vera assenza che fa rumore non è quella di Aliberti, ma del proprietario attuale. Quello che avrebbe dovuto da subito garantire una pronta risalita alla Salernitana facendo tesoro degli errori commessi ricordando le promesse roboanti fatte ai tempi del suo insediamento. Perchè aspettare questi fatidici tre anni per allestire una corazzata mantenendo i migliori, come ha fatto il Sassuolo capolista?

Perchè accontentarsi di calciatori reduci da infortuni, fermi da tempo e che in B erano riserve quando Salerno è piazza appetibile e che cattura l'occhio anche di gente di categoria superiore che farebbe carte false per scendere in campo con una curva del genere? Milan oggi ha rassicurato tutti, parlando di una pace fatta con il direttore sportivo e della volontà di investire senza aspettare le cessioni intervenendo in difesa e in attacco.

Ecco, a nostro avviso a questa rosa servono almeno otto calciatori: un portiere, due difensori centrali, tre centrocampisti, un fantasista e una punta di comprovata esperienza e che veda la porta. A tal proposito una parentesi su Simy: limiti tecnici, stop sbagliati, ma quando non gioca vediamo una Salernitana incapace di riempire l'area di rigore avversaria, senza sovrapposizioni o inserimenti. Piaccia o no, ma l'ex Crotone ha segnato 4 reti, fornito 3 assist, oggi ha determinato la rete di Amatucci e tiene impegnati mediamente due difensori alla volta.

Proprio quello di cui Verde e Soriano hanno bisogno. Considerando che l'alternativa è Wlodarczyk e che Torregrossa è in fase calante da un biennio, è davvero giusto fischiare Simy più di tutti? Un pregiudizio che non aiuta, pur ribadendo che alla Salernitana serve un titolare e un bomber vero e non solo un calciatore discreto che può essere ottima riserva in questa categoria.

Oggi non ci è piaciuta nemmeno la gestione complessiva di Colantuono. Prendere due gol in contropiede, in casa e contro un avversario notoriamente abile nelle ripartenze, ci ha riportato indietro ai tempi di Martusciello. E, dopo circa un mese di lavoro, è una cosa che ci fa preoccupare. E poi, se Stojanovic non si è mai allenato, perchè non dare spazio a Gentile piuttosto che esporlo a brutte figure? E si continua a insistere su Ferrari, Ghiglione e Maggiore che hanno disputato davvero un brutto girone d'andata, meritando i fischi del pubblico e i voti bassi in pagella.

E ancora: sull'1-2 era davvero necessario affidarsi a un giovane ignorando Braaf e Kallon che non saranno fulmini di guerra, ma hanno dimostrato di poter incidere da subentranti? O non possono fare nemmeno cinque minuti in un contesto tecnicamente non eccelso? La classifica, del resto, non è migliorata pur con un calendario che ha proposto tre gare ampiamente alla portata. Ma le colpe sono di tutti, anche di quella parte di ambiente che non ha imparato nulla dalla passata stagione prendendosela con chi, in estate, provava a spegnere facili entusiasmi.

Era evidente a tutti che la Salernitana avrebbe fatto tremendamente fatica, il rammarico è non aver approfittato di una situazione comunque favorevole: 4 mesi d'anticipo per programmare la stagione, un ds desideroso di riscattarsi, 25 milioni di paracadute, una B mai così modesta (per non dire scadente) e un pubblico che aveva garantito 15mila presenze e sold out in curva Sud. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 16 dicembre 2024 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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