Ritornate al successo, questo è l'obiettivo della Salernitana di Martusciello, che è a secco di vittorie da quattro turni. Oggi pomeriggio i granata ospiteranno all'Arechi il Catanzaro, attardato di una lunghezza in classifica, in cerca dei tre punti.

A preoccupare di più in casa granata sono i numeri da incubo di una difesa che rappresenta a tutti gli effetti l'anello debole della squadra. Carente non solo nei numeri, con una coperta cortissima dopo i tanti addii estivi e l'arrivo dei soli Velthuis e Ruggeri, ma anche da un punto di vista tecnico. L'olandese ha fin qui fornito ben poche garanzie, mentre il centrale romano ha lasciato buone sensazioni all'esordio in Coppa Italia, ma rappresenta ancora un'incognita tutta da scoprire. Dieci gol subiti in sei partite - senza contare gli altri quattro incassati in Coppa - non sono certo un buon bigliettino da visita ma le responsabilità vanno distribuite anche sugli altri reparti, in particolare il centrocampo, che fin qui non ha saputo fornire il giusto filtro, essendo privo di elementi muscolari e abili in interdizione.

Ci sono, però, degli aspetti positivi da cui ripartire, come il lento ma progressivo percorso di crescita di giovani come Braaf, Amatucci o Adelaide, il cui debutto a Reggio Emilia ha lasciato piacevolmente sorpresi. Insomma, i granata possono contare su giovani di buona prospettiva, ma all'appello continuano a mancare gli uomini più esperti, che nelle idee dovrebbero essere i trascinatori. Verde, in particolare, non ha ancora acceso la lampadina e ha fornito prestazioni sbiadite, Tello, fin qui, appare lontano parente di quello ammirato a Benevento, mentre Torregrossa avrà bisogno di più tempo per ritrovare la condizione ideale. Discorso a parte per Soriano, forse il giocatore, per blasone, più importante in squadra, ma che non fornisce le adeguate garanzie fisiche ed è appena tornato arruolabile. In ogni caso la sua presenza in rosa non può che giovare ai tanti giovani presenti, per i quali potrà fungere da vera e propria chioccia.

Tanti dubbi e poche certezze per una Salernitana che non può più sbagliare. L'Arechi, dal canto suo, è pronto come sempre a fare sentire il proprio ruggito per spingere la squadra oltre l'ostacolo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 29 settembre 2024 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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