Altra partita, altra brutta figura. La Salernitana va sempre più in caduta libera rischiando seriamente di chiudere il campionato con il peggior score della storia. Nemmeno Stefano Colantuono, il quarto allenatore di una stagione nera che più nera non si può, riesce ad imprimere un pò di cattiveria agonistica ad una squadra senza spina dorsale, carattere; certo contro la rivelazione del campionato, il Bologna, ora al quarto posto in classifica e con la possibilità di insidiare la Juventus.

Qualcosa in più si poteva fare, tentare. Resta l’ amarezza non solo di aver sciupato una stagione intera, ma il rammarico aumenta a dismisura, perchè davanti ai granata ci sono squadre normali, anche in grande difficoltà e in caduta libera come il Frosinone e il Sassuolo, oltre all’Empoli che si è praticamente fermato. Dopo il pari conquistato ad Udine si era sperato che la Salernitana potesse ancora tentare un’altra impresa impossibile, invece le due sconfitte contro Cagliari, Lecce e ora anche Bologna hanno cancellato tutte le residue possibilità.

Il ritorno di Colantuono ha solo determinato l’inizio di una rifondazione totale della squadra. Ma col dilemma presidenziale: Iervolino resta, o cede la Salernitana? Questo è certamente l’interrogativo a cui rispondere al più presto per iniziare un nuovo progetto per riportare fin da subito la piazza granata dove merita di stare. Occorre un diesse e un allenatore che conosca la categoria.

Peccato aver sprecato una stagione che poteva essere diversa fin dalla conferma di Paulo Sousa in estate, per poi puntare su Inzaghi e lasciarlo andare forse quando si poteva continuare fino alla fine con lui e magari iniziare a programmare il futuro a prescindere da come sarebbe andata a finire. Il mercato del Sabatini bis, è stato disastroso e tardivo. Per non parlare dell’avvento di Liverani, un disastro totale. Colantuono è solo la conseguenza naturale di una sequenza infinita di errori, tra scelte e mercato.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 03 aprile 2024 alle 13:00
Autore: TS Redazione
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