Imbattuto e imperforabile lo Spezia era ben conscio delle difficoltà che la Salernitana avrebbe potuto creargli: D'Angelo aveva messo tutti in guardia nel corso della lunga pausa del campionato cadetto. Conseguenziale, allora, il cambio di modulo con due linee di quattro ben strette tra loro alle spalle del tandem Soleri-Di Serio, il modo migliore per disinnescare le giocate degli esterni granata.

Copione studiato e messo in pratica alla lettera, agevolato anche dalle condizioni di terreno di gioco, allentato dopo 24 ore di pioggia battente. Una scelta, quella del tecnico dei liguri, che, abbinata al rinomato cinismo, ha propiziato una vittoria nè semplice, nè banale, pesantissima nell'economia di un campionato incerto ed equilibrato. Costretto a rinunciare ad Amatucci, colpito nei giorni scorsi da un dolorosissimo lutto familiare, la Salernitana costruiva, comunque, nei primi 45 minuti tre nitide palle gol, di cui una, clamorosissima, sciupata dal discontinuo Braaf.

Più attente alla fase difensiva, consapevoli dell'importanza della posta in palio, Salernitana e Spezia accettavano, così, l'ineluttabilità di una partita tatticamente bloccata; a deciderla sarebbe stato, se possibile, soltanto un episodio che, puntualmente, si materializzava ad inizio ripresa. Sugli sviluppi di un corner smanacciato a fatica da Sepe, Soleri indovinava una splendida acrobazia aerea sulla quale l'estremo granata si limitava a fare da spettatore. Chapeau!

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 20 ottobre 2024 alle 10:30 / Fonte: tuttosport
Autore: Lorenzo Portanova
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