50 anni esatti dall’uscita di The Dark Side Of The Moon, il "masterpiece" dei Pink Floyd, l’omaggio coreografico della tifoseria granata è un messaggio rivolto alla squadra di Paulo Sousa. La celebrazione con mega coreografia della curva Siberiano all’album rock psichedelico con il quale Roger Waters sposta l’attenzione della sua band sui problemi quotidiani, soldi, morte, violenza, follia, suona come un invito al tecnico portoghese ed ai suoi uomini, usciti con le ossa rotte dalla trasferta di Empoli e già sull’orlo di una crisi di nervi. 

"Il lato buio della luna", quello che è dentro di noi, la sfera irrazionale che accompagna gran parte della nostra quotidianità, è anche - per una sera - la parte più evidente della Salernitana. Messe da parte paure, incertezze e isterismi la squadra granata offre, per un’ora abbondante, il meglio delle sue qualità, affrontando i nerazzurri con coraggio ed una sana irriverenza. L’Inter non afferra il senso della partita, del messaggio, e dopo aver "divorato" l’impossibile nei primi venti minuti, sarà costretta ad una partita molto diversa da quella che aveva immaginato.

Nel "lato buio della luna" è anche quello dove Salerno immagina di aver ritrovato il suo allenatore, il simbolo della comoda salvezza della scorsa stagione, l’uomo dei 10 risultati utili di fila, quel Paulo Sousa che tra un occhiolino a De Laurentiis e le lamentele sulla cifra qualitativa e quantitativa del mercato, si pensava fosse stato inghiottito dall’oscurità e ora si gioca la panchina a Monza. (...)

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 01 ottobre 2023 alle 10:00 / Fonte: tuttosport
Autore: Lorenzo Portanova
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