In una Salernitana che per tutto il campionato ha mostrato grossi limiti di equilibrio, con tanti dei gol subiti che sono arrivati da ripartenze e una difesa granata troppo scoperta, mister Breda ha pensato di cercare innanzitutto proprio quell'equilibrio finora sempre mancato. All'esordio sulla panchina granata contro il Sassuolo infatti sono arrivati due reti proprio di quel tipo, cosa che si è poi ripetuta anche con la Reggiana.

Già col Pisa però i campani, anche se avvantaggiati dalla superiorità numerica per gran parte del match, la difesa ha iniziato a dare qualche segnale, poi confermato nelle due successive partite chiuse senza gol al passivo. È la base su cui poter costruire le speranze di salvezza. È chiaro però che nella situazione di classifica in cui si trova la Salernitana questo non può bastare.

Adesso occorre però lavorare anche sull'attacco. Si può e si deve migliorare la fase offensiva per riuscire a vincere quelle partite che servono per tirarsi fuori dalle sabbie mobili, i campani avranno molti scontri diretti da giocare in casa e qualcuno anche in trasferta, match da vincere assolutamente senza dover però sperare nel rigore al centesimo minuto o nei miracoli di Christensen.

Innanzitutto potrebbe essere necessario trovare più spazio a Daniele Verde, il calciatore più talentuoso della rosa granata, oltre a Franco Tongya che però messo nel ruolo di mezzala perde un po' di quella imprevedibilità che può avere negli ultimi 16 metri. La Salernitana ha finora conquistato un punto in media a partita, serve migliorare e quindi vincere qualche partita in più. Per farlo serve aumentare la pericolosità offensiva. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 09 febbraio 2025 alle 15:00
Autore: Lorenzo Portanova
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