Negli ultimi giorni di mercato sembrava ad un passo dalla cessione. Del resto Ruggeri gli aveva soffiato il posto, la Salernitana stava cercando un altro difensore centrale con le sue stesse caratteristiche e gli agenti sono consapevoli che il contratto in scadenza a giugno del 2025 non sarà rinnovato. Tuttavia, anche quando non ha offerto buone prestazioni, ha dimostrato sempre professionalità e attaccamento alla maglia, al punto da chiedere di restare per dare una mano nel raggiungimento della salvezza. 

Dylan Bronn, a Brescia, ha meritato la palma di migliore in campo. Se con la Cremonese aveva disputato 70 minuti impeccabili prima di un leggero calo nel finale (con un paio di miracoli di Christensen che hanno offuscato un ritardo nelle chiusure su Nasti), ieri il difensore tunisino non ha sbagliato praticamente nulla ed è stato il leader della retroguardia dal primo al novantesimo. Di resta o in anticipo, in scivolata o nell'uno contro uno a campo aperto: nessuno dei calciatori del Brescia è riuscito a creargli difficoltà, un autentico muro come raramente si era visto qui a Salerno.

A metà primo tempo l'intervento più importante, quando Ferrari ha sbagliato un facile disimpegno avviando involontariamente il contropiede del Brescia. Olzer era pronto a immolarsi verso la porta, ma Bronn ha letto perfettamente la situazione recuperando palla con disarmante disinvoltura. Non a caso, a fine gara, è stato uno dei calciatori più applauditi da parte della tifoseria granata, convinta che un Bronn in forma e mentalmente carico possa essere un valore aggiunto in questa categoria. Bravo Breda a rispolverarlo, bravissimo lui ad allontanare le voci di mercato con due 7 consecutivi.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 08 febbraio 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print