Fosse stata una sfida a eliminazione diretta, sarebbe finita ai rigori. Troppo teso e bloccato, il duello-salvezza tra Brescia e Salernitana. Che avevano lo slancio della vittoria colta nel turno precedente e non è che non abbiano tentato di vincere, anzi, ma con la massima attenzione a non concedere il fianco. Dunque squadre corte, tanta lotta, poche occasioni e zero gol.

In classifica cambia poco, non respira a pieni polmoni nessuno anche se chiaramente è la Salernitana ad aver maggior bisogno di risultati pieni per risalire. Il Brescia, meno manovriero ma più pericoloso, allunga la serie dal ritorno in panchina di Maran (4 punti in 2 giornate). Però non si stacca definitivamente dalla zona-pericolo e continua a sentirsi un estraneo in casa sua: a Mompiano non vince da 131 giorni, l’ultimo successo interno è datato addirittura 30 settembre (3-2 alla Cremonese).

Sull’altro fronte la cura-Breda sta funzionando (7 punti in 5 gare) e il migliaio di sostenitori campani giunti allo stadio Rigamonti, in un clima da nervi distesi per il gemellaggio fra tifoserie, ha motivo di credere in una rimonta-salvezza.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 08 febbraio 2025 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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