L'inizio di stagione di Jayden Braaf è stato più che positivo, poi un calo nelle ultime due partite. Il calciatore olandese è ancora giovane (classe 2002) ed è anche normale non avere ancora continuità nelle prestazioni e nelle giocate anche in una stessa partita. Le qualità non gli mancano, d'altronde non è da tutti ritrovarsi nel Manchester City, ha però ancora margini di miglioramento, soprattutto nelle scelte.

Braaf tende infatti a portare troppo palla e a giocare molto individualmente, anche a Reggio Emilia per esempio è stato richiamato da Maggiore dopo l'ennesima azione personale, invece di scambiare palla con il compagno più vicino. Pesa anche il gol sbagliato nel corso del secondo tempo da posizione favorevole.

Ora c'è subito l'occasione di rifarsi, contro l'Udinese, squadra in cui tra l'altro ha giocato in passato e in cui aveva segnato l'unico gol tra i professionisti prima dell'arrivo a Salerno (contro il Benevento di Pippo Inzaghi). Potrebbe partire dalla panchina per fare spazio a Dalmonte, a cui servono minuti per trovare la giusta forma fisica, ma è probabile possa entrare nel corso della ripresa, come tra l'altro fatto in tutte le prime sei gare stagionali, prima della titolarità di Reggio Emilia. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 24 settembre 2024 alle 16:00
Autore: Lorenzo Portanova
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