Solitamente le retrocesse dalla A sono le favorite per il salto di categoria. Sia per la possibilità di contare sulla pioggia di milioni di euro garantiti dal paracadute, sia per la presenza in organico di calciatori che possono fare la differenza in serie B. Solo a Salerno sembra stare passando un messaggio diametralmente opposto, complice la politica di ridimensionamento messa in atto da una società che, appena un anno e mezzo fa, prospettava un progetto europeo e che oggi sta facendo fatica ad allestire un organico competitivo in cadetteria.

A farne le spese, dal punto di vista lavorativo, sono Petrachi e Martusciello. Il direttore sportivo ha dovuto congelare trattative importanti virtualmente concluse e deve convivere ogni giorno con una serie di difficoltà che non lo hanno spinto a fare un passo indietro solo grazie al suo carattere deciso e all'appoggio incondizionato della tifoseria.

Il mister, invece, ha svolto un intero ritiro con un gruppo che sarà completamente stravolto e con calciatori incollati al telefono in attesa di conoscere la nuova destinazione. Non proprio uno scenario incoraggiante, soprattutto in virtù di una retrocessione avvenuta a fine febbraio e che avrebbe consentito al club di muoversi in largo anticipo rispetto alla concorrenza.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 25 luglio 2024 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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