Quel ventilato ottimismo che emerge dalla tifoseria dopo quattro giornate di gare della Salernitana (due vittorie e due sconfitte) la dice lunga su come sia stato approntata (ed anche affrontata) questa stagione dopo la debacle scorsa, con la inopinata ed assurda retrocessione dalla massima serie dopo tre anni continui in serie A.

Certo il merito maggiore di questo riavvicinamento ad una società che è pur sempre sul punto, se arrivano potenziali acquirenti, di cedere va a Gianluca Petrachi, un direttore sui generis, che è riuscito vendendo e portando in maglia granata quasi a far quadrare i conti dell'ex presidente Iervolino, che voleva appunto prima vendere e poi acquistare. E si sa bene che in serie B se non ci sono calciatori in grado di dare il massimo si rischia il tracollo. Ebbene Petrachi ha stilato, sulla falsariga di Iervolino e Milan, un canovaccio che finora, con Martusciello alla guida, ha portato buoni risultati. Certo sei punti su 12 non sono il massimo ma quello che contava di più era lo spirito granata da riacquistare in una piazza mortificata da una retrocessione vergognosa, con tanti calciatori che nella scorsa stagione erano arrivati a Salerno in...villeggiatura. Piazza pulita le due parole da tenere a mente, decurtare gli ingaggi, immettere nella nuova Salernitana giovani con buone prospettive abbinandoli ad altri, vedi Torregrossa, Soriano, Sepe che potessero in un certo qual modo riconquistare la piazza. 

E ci stanno riuscendo almeno per ora anche se dalle due sconfitte in trasferta (Bolzano e Mantova) si potevano portare a casa punti preziosi.
Siamo solo all'inizio, è vero. Ci sarà tempo per rimediare. Ma quello che conta di più è l'entusiasmo ritrovato dalla tifoseria che si aspetta grandi cose da questa nuova Salernitana targata Petrachi e Martusciello. Forse neppure l'ex presidente Iervolino si aspettava una tifoseria così compatta ed omogenea a sostenere la squadra del cuore

Il cammino è ancora lungo ma non è detto che questa Salernitana non possa essere tra le protagoniste della stagione. Per i primi due posti che vuol dire promozione diretta in A, per gli altri sei per arrivare ai play off per l'ultimo posto utile per la massima serie. Insomma chi vivrà vedrà in attesa della sfida tra due settimane contro il Pisa, capolista del campionato, all'Arechi. E ci sarà davvero la folla delle grandi occasioni.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 07 settembre 2024 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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