Se c’è un calciatore che conosce bene i concetti di tenacia ed umiltà quello è Gian Marco Ferrari. Fin da piccolo ha sempre pensato al pallone. Il suo sogno, da parmense doc, si realizza con l’approdo alle giovanili del Parma. Ma quasi subito s’infrange perché i ducali lo danno in prestito in Eccellenza al Terme Monticello. A 16 anni può sembrare una bocciatura: sogni il professionismo ed invece ti ritrovi ad allenarti tre volte a settimana di sera.

Ma è solo l'inizio di un lungo viaggio, partito dal basso, passato per la D a Fiorenzuola, poi la C in Brianza col Renate, quindi il Gubbio, il Crotone in B e l’esordio in A con la squadra di Juric nella stagione 2016-2017. Da allora 255 presenze in massima serie, 194 col Sassuolo. Ma anche per 'Ferro' e per il Sassuolo è arrivata la stagione negativa, coincisa con la retrocessione dei neroverdi e lo svincolo dell’ex doriano. Allora arriva un signore di nome Petrachi e ti propone di ripartire da leader in B, a Salerno.

A 32 anni. Ferrari ovviamente non ha fatto il ritiro estivo. "Ma - precisa - mi sono allenato due mesi col mio personal trainer. Ora devo ritrovare il ritmo partita. La sosta per fortuna mi aiuterà e non vedo l’ora di ricominciare a fare quello che mi piace. Martusciello mi chiede di portare il mio bagaglio d’esperienza in questo gruppo. Tutti abbiamo un obiettivo in testa e dobbiamo seguire la stessa strada. Non ho sogni a lungo termine. Il mio obiettivo parte da quest’anno e mi concentro su questo. Conosco bene la piazza per esserci stato da avversario. Si percepisce la grande passione. Vivere l’Arechi da giocatore della Salernitana sarà bello e stimolante. Ed avevo bisogno proprio di questo".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 07 settembre 2024 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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