Al triplice fischio di una sfida infinita sono comunque applausi per tutti. Per l'ex Inzaghi, per la capolista, per una Salernitana in modalità cantiere aperto ma che deve iniziare a guardarsi alle spalle. I numeri, VAR a parte, non mentono mai. 3 sconfitte su 5 pur con un calendario agevole, peggior difesa con 10 gol incassati (13 contando la coppa Italia), due ko su due in campo esterno e una classifica che sarebbe ancor più preoccupante se il Cosenza non avesse subito una penalizzazione.

E se è vero che l'obiettivo non è la promozione (occasione persa viste le decine e decine di milioni di euro incassati in estate tra paracadute, riscatti, cessioni e botteghino), è altrettanto vero che la B non perdona e il pericolo è sempre dietro l'angolo, soprattutto quando si subiscono 2 reti a partita e l'ultimo clean sheet interno risale addirittura al maggio del 2023. C'è molto da lavorare per Martusciello, cui cambi ieri non hanno convinto.

Ma anche il mercato in entrata condotto da Petrachi lascia in eredità tanti dubbi, stante l'assenza di un difensore centrale di valore e di un centrocampista di interdizione che manca come il pane. E se il bomber attuale è quel Simy che era fuori rosa fino a un anno fa, i dubbi aumentano esponenzialmente.

Sezione: News / Data: Lun 16 settembre 2024 alle 15:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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