Secondo ko di fila per la Salernitana , che cade anche dinanzi al proprio pubblico per 3-2 contro l'ex Inzaghi e lascia non poche preoccupazioni sulla solidità difensiva. Dopo un discreto avvio, i granata sembrano aver rallentato, complici i tanti cambiamenti della rosa e il necessario tempo di ambientamento dei volti nuovi.

Una delle maggiori difficoltà che Martusciello si trova a dover fronteggiare, c'è una non semplice integrazione dei tanti volti nuovi, sbarcati in granata gli ultimi giorni di mercato senza aver svolto la preparazione coi compagni. Da non sottovalutare inoltre, in merito all'integrazione, anche il fattore lingua, essendo i granata la squadra più multietnica del torneo, fattore che ha certamente rallentato l'ambientamento e l'assimilazione dei dettami tattici del mister.

I granata sono la squadra con più stranieri, ben 15, provenienti da undici nazioni diverse: oltre ai tanti italiani, la Bersagliera può contare su un tunisino (Bronn), un australiano (Hrustic), un colombiano (Tello), un sierraleonese (Kallon), un nigeriano (Simy), un rumeno (Sfait), un cileno (Valencia), uno sloveno (Stojanovic), un polacco (Jaroszynski), due olandesi (Braaf e Velthuis) e due francesi (Adelaide e Njoh), senza contare Torregrossa, naturalizzato venezuelano. Tante culture, tante lingue, ma un unico comune denominatore: lottare fino alla fine per salvare la Salernitana. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 18 settembre 2024 alle 08:00
Autore: Valerio Vicinanza
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