Due tiri, due gol. Ancora una volta la Salernitana viene castigata alla prima occasione più per errori individuali che per la reale forza di un avversario che ha sfruttato esclusivamente le ripartenze beneficiando anche di qualche episodio arbitrale favorevole. Tuttavia, quando hai un grande portiere tra i pali, riesci a portare a casa un risultato positivo anche in serate non particolarmente brillanti. Basti vedere Ghidotti alla Sampdoria, monumentale in almeno tre occasioni, o Bardi quando affrontò la Salernitana lo scorso 21 settembre.

E a Salerno? Come abbiamo sempre detto, Sepe non sta facendo un cattivo campionato e va apprezzato per aver dato, a Cosenza, la sua disponibilità in un momento di grossa difficoltà dettato dalla squalifica di FIorillo (che ha fatto peggio quando è stato chiamato in causa) e dai rischi legati al possibile esordio dal primo minuto di un ragazzino della Primavera in uno stadio caldo come il San Vito-Marulla. E, a Modena, sullo 0-1 fu bravissimo a deviare in corner un tiro a botta sicura di Palumbo.

Tuttavia, per caratteristiche, Sepe non è il portiere che cattura l'occhio o che fa la parata scenica. Uno stile diverso rispetto a tanti colleghi della categoria. Quanto a ieri, la domanda è lecita: poteva fare di più in occasione del gol dell'1-2? Probabilmente sì. Sarà pur vero che l'azione nasce da un fallo non fischiato su Simy e che Ferrari commette un errore di posizionamento inaccettabile a certi livelli, ma il tiro era rasoterra e centrale pur da distanza ravvicinata. Siamo alle solite, quindi: non una "papera", ma una situazione in cui si poteva fare meglio. Ad oggi, però, prendere un altro portiere non è nelle idee del ds Petrachi.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 16 dicembre 2024 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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