La stagione 2020-21, quella del ritorno in serie A dopo 22 anni, ha regalato una serie di emozioni incredibili e indimenticabili ai tifosi della Salernitana. Il rigore di Tutino a Pordenone, il rigore di Anderson a Pescara, l'1-0 di Cicerelli sul Frosinone nel giorno di Pasquetta e alcune rimonte frutto del carattere dell'allenatore, della forza della squadra e della spinta di un popolo che, seppur a distanza, capì che ci fossero i presupposti per il grande salto.

Ma l'istantanea più bella è storia del 17 aprile, quando i granata affrontavano il Venezia in un Arechi tristemente vuoto a causa delle restrizioni per la pandemia. In tribuna, però, non passò inosservata la presenza di Celeste Bucciarelli, graditissima ospite di una società che ebbe la possibilità di accoglierla e di farle assistere alla partita dal vivo. "Sono felicissima, la Salernitana è il mio elisir di giovinezza e non riuscivo più a vederla in tv. Questa è la mia seconda casa, spero di portare fortuna e di assistere ad una grande vittoria per tornare in serie A" disse alla nostra redazione con le lacrime agli occhi.

La Salernitana vinse 2-1, doppietta di Gondo in pieno recupero. E l'abbraccio con la dirigenza fu immagine straordinariamente bella ed emozionante. E il direttore sportivo dell'epoca, Angelo Fabiani, ai microfoni di TuttoSalernitana ha inteso ricordare quella che è stata una delle più grandi tifose di tutta la storia della Bersagliera:

"Ho ricevuto la brutta notizia da Salvatore Orilia, una telefonata alle 8 del mattino che non avrei mai voluto ricevere. Per chi ha avuto la possibilità di lavorare per la Salernitana era davvero impossibile non voler bene a una donna carismatica, appassionata, con la quale era gradevolissimo parlare di calcio. L'argomento era sempre quello, ovviamente. Non è retorica dire che abbia davvero dedicato buona parte della propria esistenza alla sua squadra del cuore, garantendo sostegno e presenza sia in casa, sia in trasferta. Era emblema di quei valori che dovrebbero essere sempre alla base dello sport.

E poi non le mandava a dire quando qualcosa non le stava bene! La conoscete, quei modi sempre simpatici e ironici di esternare una critica erano per noi motivo di riflessione e di autocritica perchè sapevamo fossero parole che arrivavano dal cuore granata. Mancherà a tutti, davvero. Colgo l'occasione per mandare un abbraccio alla famiglia, alla città di Salerno, a una società che ha perso tanto, a una tifoseria che ha saputo onorarla nel migliore dei modi in queste ore così difficili. Una grande donna lascia la terra, una grande donna raggiunge il cielo. Presto sarò a Salerno per onorarne la memoria". 

Spazio poi per un augurio alla Salernitana: "Essendo al di fuori non me la sento di entrare nell'aspetto tecnico. Dico solo che sono certo che la Salernitana ce la farà. La serie B è un patrimonio importante, retrocedere sarebbe un danno per una città appassionata come Salerno. C'è ancora tempo per risollevarsi, i punti a disposizione sono tanti. L'apporto del pubblico sarà quell'elemento che darà la spinta giusta per arrivare all'obiettivo".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 31 marzo 2025 alle 15:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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