Non c'è una squadra, c'è un proprietario che a breve non sarà più presidente, un allenatore se n'è già "scappato" e un altro sta lavorando con calciatori che stanno semplicemente mettendosi in forma per essere performanti nella loro futura squadra. E ancora un direttore sportivo che non può chiudere alcuna trattativa di mercato, una piazza spaccata e divisa, parte dell'informazione che continua a non raccontare i fatti in modo approfondito, calciatori che ci hanno spedito in B che hanno anche il coraggio di offendersi per le critiche e il "colpaccio" rappresentato da uno che giocava nella terza serie francese.

Però, in un contesto di caos totale e con una Salernitana che partirà con l'obiettivo di non retrocedere pur con 25 milioni di paracadute che basterebbero da soli per coprire il monte ingaggi, ecco che viene lanciata la campagna abbonamenti. Una scelta coraggiosa, forse inopportuna, visto che ad oggi il morale della piazza è sotto i tacchi e si invoca di continuo una presa di posizione più dura rispetto al corteo inscenato 20 giorni fa.

Si è persa un'occasione per distendere il clima, per lanciare un segnale, per provare a tendere la mano al pubblico di fede granata. Invece niente di tutto questo: 200 euro per la curva Sud con uno sconto di 15 euro per gli 11mila che hanno assistito al peggior campionato di sempre è un qualcosa di "tragicomico" che sortirà un solo effetto: allontanare ulteriormente gli spettatori dagli spalti dell'Arechi. Perchè quegli 11mila cuori granata feriti avrebbero dovuto entrare gratis o, comunque, a prezzo simbolico in segno di scuse e di ringraziamento per aver sostenuto sempre e a prescindere.

E poi i prezzi dei singoli biglietti: 25 euro per i distinti, 30 in tribuna. Società di A che lottano per l'Europa hanno previsto costi più bassi. Non ci aspettavamo qualcosa di diverso, intendiamoci, ma in questo contesto di ridimensionamento e con tante vicissitudini che fanno storcere il naso, sarebbe stato carino agire in modo differente. Alla fine lo zoccolo duro non resisterà al fascino della Salernitana e si recherà ai botteghini. Tuttavia, a volte, anche la diserzione può essere un segnale d'amore. E, in passato, è stata fatta per molto meno.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 23 luglio 2024 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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