Quante cose possono cambiare per un calciatore in 652 giorni? Un rinnovo di contratto mancato, l’ennesimo infortunio, ancora un’operazione, il recupero, una stagione intera fermo ai box. Gestire i problemi fa parte del lavoro, ma serve grande forza mentale per andare avanti. Roberto Soriano ha dimostrato di potercela fare. Ad agosto ha accettato la nuova sfida Salernitana in Serie B per rimettersi in gioco. Dopo oltre un anno e mezzo, domenica contro la Carrarese ha trovato il gol che gli mancava: colpo di testa perfetto sul cross di Ghiglione e portiere battuto.

Ha interrotto un digiuno che durava addirittura dal 18 febbraio 2023: Sampdoria-Bologna al Ferraris. Il centrocampista italo-tedesco era il capitano dei rossoblù e sfidava i suoi ex compagni. Al 27’ con un destro potentissimo da fuori aveva superato Audero. Per un calciatore segnare ed esultare insieme ai tifosi è una di quelle emozioni che restano per sempre. Lo stadio che urla il tuo nome, tutto il pubblico che salta di gioia. Ci è voluto un po’ di tempo, però finalmente Soriano è tornato a sorridere.

La lunga corsa verso la panchina e il cuore disegnato con le mani dedicato alla moglie Marta e ai piccoli Diego ed Elia. La sua Salernitana ha conquistato i tre punti dopo due sconfitte di fila. Soriano ha invece alzato le braccia al cielo a 12 anni dall’ultima volta in B, quando indossava la maglia blucerchiata e con la Sampdoria conquistò la promozione. Quest’estate il d.s. granata Petrachi l’ha voluto fortemente in squadra. Il centrocampista classe ’91 è sempre stato un suo pupillo: i due hanno condiviso insieme l’esperienza al Torino. L’ex Bologna era fermo dall’8 aprile 2023, ma dopo l’operazione in Austria per recuperare dall’infortunio al ginocchio era tornato a Genova: lavorava duramente ogni giorno. Sono bastati un paio di allenamenti con il gruppo per convincere allenatore e dirigenza. Le sue qualità sono indiscutibili, se il fisico regge, a centrocampo Soriano può soltanto fare la differenza.

Sezione: News / Data: Mer 04 dicembre 2024 alle 11:00 / Fonte: gazzetta.it
Autore: Lorenzo Portanova
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