Al Vestuti non c’erano: comparivano in città soltanto in occasione dei grandi concerti. All’Arechi, invece, sono stati “avvistati” negli anni d’oro di “Rossilandia” e dell’ultima serie A, quando “volavano” le 30mila lire per accaparrarsi l’ingresso in Curva Sud. Negli ultimi vent’anni, poi, la loro figura è andata via via scomparendo, “piegata” dalle cambiate regole d’accesso allo stadio, del biglietto nominale e acquistabile soltanto con il documento. All’improvviso, però, ecco che ricompaiono i bagarini. No, non sono più personaggi in cerca d’affari buoni nei piazzali di via Allende con il loro carico di taglioncini colorati per tutti i settori. Ora la loro faccia è ignota. Si nascondono - come tante cose di questo mondo tanto irraggiungibili quanto avvicinabili grazie al “deep web” - su internet. Su portali che sembrano quasi autorizzati per quanto sono belli, curati, dettagliati. La nuova frontiera del bagarinaggio viaggia online, sfruttando i buchi di normative tanto stringenti quanto aggirabili. E, adesso, questo fenomeno torna a fare tappa proprio a Salerno, in vista dell’attesissima Salernitana-Roma di domenica sera. Provando a sfruttare i desideri di chi è rimasto a bocca asciutta e non s'arrende a osservare il ritorno della massima serie all'Arechi dopo 22 anni dalla tv.


La prevendita e il “vuoto”. Venerdì scorso, all’apertura della prevendita dei 13mila biglietti a disposizione per i supporters di casa, dopo i (forti) problemi riscontrati sui server per l'acquisto, la scorta di tagliandi è andata esaurita. Finita in meno di ventiquattr’ore: già sabato mattina, infatti, era un’impresa assicurarsi il titolo per la Curva Sud, quei pochi rimasti per Distinti e Tribuna sono stati polverizzati. E, proprio in quelle ore, sono entrati in scena i nuovi bagarini, attirati da guadagni facili. Ma come hanno potuto “ritrovarsi” fra le mani i ticket? Molto semplice: VivaTicket, la società cui si è affidata alla Salernitana, concede ad ogni acquirente la possibilità di prendere quattro biglietti. Basta inserire le generalità per poi procedere al “check out”. Alla conferma dell’avvenuto pagamento, dunque, si può accedere al menù da dove visionare o stampare i tagliandi. Chiaro e anche abbastanza semplice da effettuare. L’interrogativo sorge spontaneo: se c’è bisogno di inserire nome, cognome e data di nascita per “bloccare” un tagliando, come si possono poi rivendere sul mercato? Anche in questo caso la risposta è molto semplice: VivaTicket, così come tutte le agenzie che si occupano del servizio di biglietteria per gli stadi italiani, concede una possibilità. Si chiama “cambio utilizzatore”: comunicando le generalità di un’altra persona, infatti, si può “delegare” un altro soggetto ad entrare allo stadio al posto dell'acquirente. Facile, chiaro, semplicissimo.


Sovrapprezzi fino a cento euro. Ed è proprio nelle maglie del “cambio utilizzatore” che si inseriscono i “bagarini 3.0”. Fanno affari da sballo sfruttando portali web nati negli ultimi anni. Dei punti di riferimento per quello che, adesso, viene chiamato (e forse pure nobilizzato...) “secondary ticketing”. Un inglesismo che rimanda a quelle scene, viste decine di volte, davanti agli stadi di tutt'Italia: un tizio che s’aggira fra i piazzali degli impianti chiedendo alle persone chi volesse acquistare biglietti, magari spendendo qualcosa in più rispetto al prezzo di partenza. Adesso quei “personaggi”, come detto, non ci sono più. Solo queste brillanti pagine web. Come ViaGogo: sulla «più grande piattaforma di rivendita di biglietti per eventi live», come scrivono nel messaggio che compare sulla home dove sottolineano che «i prezzi sono decisi dai venditori e possono essere superiori o inferiori al loro valore nominale», cercando Salernitana-Roma di domenica compaiono un po’ di opzioni. Sette, per la precisione: c’è chi, ad esempio, ha messo in vendita quattro biglietti per i distinti al prezzo unitario di 95 euro. Ben 57 in più rispetto ai 35 (più 3 di diritti di prevendita) fissati dal club granata. Un altro venditore, invece, mette sul mercato due ticket della Tribuna azzurra a 143 euro: in questo caso, la “maggiorazione” rispetto al costo iniziale è di 98 euro. C’è anche chi esagera. E tenta un “colpo grosso”, provando a sfruttare la passione granata di chi non è riuscito ad accaparrarsi un biglietto in prevendita: un venditore ha messo l’annuncio per un biglietto dei Distinti a ben 140 euro. Cento in più rispetto a quanto l'ha pagato. Su ViaGogo e sugli altri portali “specializzati” sembra tutto normale. Tutto regolare.


Le multe e le inchieste. Questo refrain va avanti da tempo ed è salito agli onori delle cronache nazionali qualche anno fa quando, proprio sui siti di “secondary ticketing”, dopo l’immediato sold-out furono messi in vendita i biglietti per la tappa italiana dei Coldplay, in programma allo stadio San Siro di Milano, a ben 800 euro. Situazioni che, inevitabilmente, sono finite pure sotto i riflettori delle autorità di controllo: nel giugno del 2020, infatti, l’Agcom concluse l’attività istruttoria su tre siti di rivendita di biglietti - fra cui proprio Viagogo - sanzionando i presunti proprietari con una multa da oltre 5 milioni di euro. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, infatti, accertò la violazione del comma 545 dell'articolo 1 della legge 232 dell’11 dicembre 2016 che prevede come i titoli d’accesso agli spettacoli non possano essere rivenduti a prezzi superiori rispetto a quelli indicati dagli organizzatori. Nel procedimento - ma basta leggere il messaggio che compare ancora sulle homepage di questi portali... - emerse che le società di gestione dei siti web avevano piena consapevolezza di ciò che veniva venduto e, soprattutto, dei prezzi applicati. La multa, però, non li ha spaventati. Perchè i “bagarini 3.0” continuano ad imperversare sul web. E, adesso, fanno tappa pure a Salerno per Salernitana-Roma...

Sezione: News / Data: Ven 27 agosto 2021 alle 09:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print