Se è vero che l'ultima sfida casalinga che ha visto protagonista la Salernitana di Martusciello si è conclusa con un risultato negativo e, per tanto, senza punti da mettere in cascina, risponde altrettanto al vero che la prima frazione di gioco del match contro il Pisa ha visto i granata praticare il miglior calcio della stagione. La Bersagliera, come spesso avviene dopo aver rimediato un passo falso inatteso, avrebbe ritenuto di ripartire proprio da quel primo tempo,  non tanto per gli uomini scesi in campo dal primo minuto, ma per l'assetto tattico e le specifiche consegne assegnate dalla guida tecnica campana a ciascun singolo interprete. Il club del presidente Busso ha messo in vetrina una manovra caratterizzata, per larghissimi tratti, da un possesso palla costruttivo basato su un fraseggio corto e rapido, ad uno due tocchi, e da baricentro alto, linee compatte e reparti vicini. Il Pisa, squadra solida ed esperta e specializzata nelle ripartenze, è stato costretto, dopo il goal lampo, a segnare il passo, indietreggiare nella propria metà campo e correre a vuoto dietro una circolazione di palla davvero pregevole dei padroni di casa. 

Questa espressione della Salernitana potremmo ritenerla davvero vicina all'idea di calcio propria di mister Martusciello, il quale da qui vorrebbe rilanciare la caccia ad ulteriori soddisfazioni e, soprattutto, punti in classifica. Tra gli interpreti che maggiormente avrebbero ben impressionato il tecnico salernitano, e anche la platea, vi sarebbe stato il polacco Wlodarczyk, che, sebbene giovanissimo e straniero all'esordio a Salerno e nel calcio italiano, avrebbe avuto un buon impatto all' Arechi. Il centravanti avrebbe offerto, infatti, una prestazione concentrata e battagliera, fatta di tanto movimento a cucire gioco offensivo, sia abbassandosi per dare appoggio a mediani e  difensori che giocano lungo, sia svariando in fascia per cercare di ricevere largo la sfera, portare fuori un uomo, aprire la linea avversaria ed esporla agli inserimenti dei tanti uomini di qualità di cui i granata dispongono.

Con Franco Tongya, il migliore in campo in assoluto della Salernitana nel primo tempo di domenica scorsa, l'ex punta dello Sturm Graz, ha permesso agli uomini di Martusciello di esprimersi bene e di togliere facili punti di riferimento alla fase difensiva di Inzaghi, magari anche sorpreso dalle scelte indovinate del suo collega ischitano e non in grado di trovare pronte contromisure. I Granata, penalizzati da un legno colpito da Tongya, avrebbero meritato di chiudere i primi quarantacinque minuti in vantaggio mentre, in realtà, al duplice fischio del poco convincente signor Kevin Bonacina di Bergamo, sarebbero addirittura rientrati nello spogliatoio sotto di una rete. Al pronti via della ripresa sarebbe scesa in campo un altro undici e soprattutto si sarebbe adottato un altro e diverso modulo di gioco, senza Wlodarczyk sostituito da un evanescente e statico Torregrossa e con Tongya spostato nel ruolo di mezzala. Questa è, tuttavia, storia ben nota e, volendo come è giusto che sia guardare avanti, si profilerebbe in quel di Reggio Emilia una seconda consecutiva chance da titolare per il giovane attaccante della Bersagliera, il quale avrebbe soddisfatto Martusciello e meritato le attenzioni e le sollecitazioni del trainer ex Empoli in settimana.

Wlodarczyk contro il Pisa ha fatto bene servendo di tacco l'assist vincente all'ex Juventus under 23, ma, se si volesse muovergli un appunto, si potrebbe sottolineare come il giocatore abbia un po' latitato al tiro e nella presenza nell'area avversaria, ma ciò, sebbene sia importante per chi di mestiere fa il cannoniere, è stato dovuto più alla sua generosità e alle consegne tattiche a lui assegnate che a lacune e alla soccombenza nei duelli con i centrali dei nerazzurri toscani. Contro la Reggiana domani pomeriggio al Mapei Stadium Wlodarczyk, vista anche l' assenza di Tongya, sarà chiamato a riconfermarsi o, meglio, ad alzare ulteriormente l'asticella della prestazione, provando magari a sfruttare qualche occasione per realizzare la prima marcatura in Italia e con la maglia granata. Allo stato il nazionale della Polonia under 21, probabile titolare con forse ai fianchi (o, in base al modulo iniziale,  subito alle spalle) Verde e Hrustic, avrebbe messo la freccia e sopravanzato compagni di reparto più esperti come Ernesto Torregrossa e Simy, con quest' ultimo che starebbe, tra l'altro, vivendo il migliore momento di forma da quando è arrivato a Salerno.

Sezione: News / Data: Ven 20 settembre 2024 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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