Quando i tifosi invocavano l'acquisto di un grande centrocampista, forse dimenticavano che la Salernitana aveva già in casa un top player per la categoria. Se gente di qualità assoluta come Firenze, Cicerelli, Kiyine e lo stesso Akpro può attuare il calcio offensivo proposto da Ventura, lo deve in gran parte alla presenza di un gladiatore che combatte su tutti i palloni aiutando la fase difensiva e garantendo un equilibrio fondamentale nel 3-5-2 a trazione anteriore. Francesco Di Tacchio è stato uomo abbastanza discusso in questo precampionato. Mai la sua posizione è stata messa in discussione dalla dirigenza, ma si temeva che potesse soffrire per caratteristiche e struttura fisica. Certo, non ha la rapidità d'esecuzione dei compagni (ma dire che tecnicamente sia scarso significa vedere altre partite), a volte tocca il pallone una volta in più, ma trovatelo in B un giocatore che corre, combatte, recupera decine di palloni a partita, occupa tutte le posizioni del campo e suda la maglia come fosse una seconda pelle.

Nel primo tempo di ieri la sua prova è stata sufficiente, nella norma. Nella ripresa il capitano è salito in cattedra con il compito di marcare Kanoutè, il miglior giocatore del Cosenza che, suo malgrado, nulla ha potuto contro un muro come Di Tacchio. Da applausi un triplo recupero a metà campo a 10 minuti dalla fine, quando in scivolata e due volte di testa e in precario equilibrio ha impedito una pericolosa ripartenza. Un secondo tempo da 9 in pagella, una conferma rispetto a quanto di buono fatto vedere in passato. Mentre in tante dedicheranno le ultime 48 ore di mercato alla ricerca di un mastino in mediana, la Salernitana si gode uno dei più forti della categoria: Francesco Di Tacchio, un grande capitano

Sezione: News / Data: Dom 01 settembre 2019 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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